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Sforzati di leggere tutto senza andare di fretta... la curiosità non ti salverà dagli eventi in arrivo... non ci sarà internet... preparati per gli accadimenti che sconvolgeranno il nostro pianeta... preghiera, Santo Rosario ogni giorno, Confessione, Comunione, obbedienza ai 10 Comandamenti... mantieniti in stato di grazia... Fede, non paura! Salva la tua Anima!

I discendenti di Giuda Iscariota: Martin Lutero, precursore dell’anticristo

Purtroppo, oggi, per un ecumenismo distorto, di matrice massonica, Lutero, già cacciato fuori dalla Chiesa da cinque secoli di storia e dal Concilio - “de fide”! - di Trento, lo si sta facendo di nuovo rientrare dalla porta, lodato perfino con pubblico elogio!

Opportunità di Salvezza!!!

(Primo) Venerdì 3 e (Primo) Sabato 4 maggio 2024
Ultimi Richiami. Non dormire  spiritualmente. Metti l’anima al sicuro. Preparati per gli eventi in arrivo. Si richiede: Confessione Sacramentale e Comunione (partecipare alla Messa; non giungere in ritardo).
9 Primi Venerdì al Sacro Cuore di Gesù (leggi le 12 promesse). Primi 5 Sabati al Cuore Immacolato di Maria (leggi le promesse). Doppia Novena ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, di Suor Natalia Magdolna (leggi le 33 Promesse, scarica e diffondi…)
Leggi tutto senza fretta fino alla fine, dove si evidenzia l'amara realtà dell'origine di tutte le eresie, di tutte le divisioni, di tutte le persecuzioni e insidie alla Santa Chiesa Cattolica Romana nel corso dei secoli fino ai giorni nostri, e che porterà alla venuta dell'anticristo a breve. La Chiesa è il Corpo di Cristo e vivrà la stessa cruenta Passione del Suo Fondatore. Mantieni salda la fede e non abbandonare la Chiesa Cattolica Romana.

Martin Lutero, omicida e suicida

 

Dice Gesù: (Scritti di Maria Valtorta):

"La mia Chiesa ha già conosciuto periodi di oscurantismo dovuti ad un complesso di cose diverse. Non si deve dimenticare che se la Chiesa, presa come ente, è opera perfetta come il suo Fondatore, presa come complesso di uomini presenta le manchevolezze proprie di ciò che viene dagli uomini. Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire. Allora necessariamente la luce si oscurò in crepuscoli più o meno fondi, o per difetto proprio dei Capi assurti per arti umane a quel trono, o per debolezza degli stessi contro le pressioni umane. Sono questi i tempi in cui vi sono i "pastori idoli" di cui già ho parlato, conseguenza, in fondo, degli errori di tutti. Perché se i cristiani fossero quali dovrebbero essere, potenti ed umili che siano, non avverrebbero abusi e intromissioni, e non verrebbe provocato il castigo di Dio che ritira la sua luce a coloro che l'hanno respinta. (1)

 

Estratti dal saggio: Martin Lutero, omicida e suicida del sac. dott. Luigi Villa (2)

"Io non ammetto che la mia dottrina possa essere giudicata da alcuno, neanche dagli Angeli. Chi non riceve la mia dottrina non può giungere alla salvezza". (Martin Lutero, Weim., X, P. II, 107, 8-11)

Quindi si potrebbe dire che Lutero è all’inferno! Ed eccone i motivi principali: egli fu “omicida”, ed è per questo che Lutero dovette rifugiarsi in un convento, come vedremo più avanti; e morì “suicida”, dopo una ennesima orgia serale!

"Io sono stato un grande mascalzone e omicida". (Martin Lutero, WA WW 29,50,18)

«Questi idioti di asini (cattolici) non conoscono che le tentazioni della carne. (...). In realtà, a queste tentazioni il rimedio è facile: vi sono ancora donne e giovanette...». (Martin Lutero)

Abbiamo già detto che Lutero, nonostante si fosse fatto “frate”, non ebbe mai pace interiore, ma attraversò continui periodi di crisi, di lotte morali e di angosce di spirito spaventose.

«Se la moglie trascura il suo dovere (sessuale), l’autorità temporale ve la deve costringere, oppure metterla a morte». (Martin Lutero)

«Il motivo per cui bevo tanto più forte, parlo tanto più licenziosamente, gozzoviglio tanto più frequentemente, è quello di pigliare in giro il diavolo che voleva canzonarmi». (Martin Lutero)

«Chi non si oppone con tutto il suo cuore al papato non può raggiungere l’eterna felicità!». (Martin Lutero)

«Prima di me, non si è conosciuto nulla. Sono certo che né Sant’Agostino, né Sant’Ambrogio, che pure in queste materie sono grandissimi, mi stanno alla pari. Sono superbo in Dio sopra ogni misura, né la cedo di un dito agli Angeli del Cielo, né a Pietro né a Paolo, né a cento imperatori, né a mille Papi, né a tutto quanto il mondo. Ecco il mio motto: Non cedo a nessuno!». (Martin Lutero)

«La Messa non è un Sacrificio, o l’azione del sacrificatore. Dobbiamo considerarla un sacramento o un testamento. Chiamiamola benedizione, eucarestia, mensa del Signore, memoriale del Signore. Le si dia qualunque altro nome, purché non la si macchi col nome di “Sacrificio”». (Martin Lutero)

Lutero, un giorno, rispondendo a sua madre che gli aveva chiesto se doveva anche lei cambiare religione, disse:

«No, restate cattolica, perché io non voglio né ingannare né tradire mia madre!».

Questo significativo “documento” si conserva nella Biblioteca del Convento domenicano di Santa Maria della Minerva in Roma.

«…Bisogna assolutamente allontanare dai nostri occhi e dal nostro spirito ogni decalogo!». (Martin Lutero)

E ormai, in lui, c’era un follìa ossessiva che non l’abbandonava più, e una disperazione che gli rodeva il cuore:

«Io non posso più pregare senza maledire! Invece di dire: il tuo nome sia santificato, io dico: Maledetto! sia dannato il nome del papista! Invece di dire: il Tuo Regno arrivi! io dico: Maledetto! che sia dannato e annientato il papismo! Invece di dire: che la Tua Volontà sia fatta, io dico: Maledetto! che siano dannati i piani dei papisti! … Ecco la mia preghiera!». (Martin Lutero)

La vita dell’apostata Lutero, quindi, era già diventata un vero inferno per lui! Ed egli temeva la morte, pur invocandola di continuo:

«Il mondo è sazio di me e io sono sazio di lui! - diceva - ma presto farò divorzio… Ah, se ci fosse qui un turco per uccidermi!». (Martin Lutero)

Nel suo “Propos de Table” aveva scritto:

«Il demonio spinge gli uomini dapprima alla disobbedienza e al tradimento, come Giuda; poi li spinge alla disperazione, in modo che essi finiscono col perdersi o strangolarsi!» (Martin Lutero)

E continuava dicendo:

«…il demonio ha una voce così terribile da spingere alcuni uomini, dopo un colloquio notturno con lui, a farli trovare, il giorno dopo, morti! E questo arriverà anche a me!». (Martin Lutero)

È una allucinante riflessione che prova come Lutero avesse chiaro davanti a sé la sua fine. E questo dimostra anche che non sempre il suicida compie un gesto di follia, ma può anche compiere un gesto lucido di possessione diabolica!

IL “SUICIDIO” DI LUTERO

«Papa, da vivo ero la tua PESTE, da morto sarò la tua MORTE». (Martin Lutero)

Vi sono varie “testimonianze”, protestanti e cattoliche, su questo ultimo gesto disperato di Lutero. Qui, ci basti ricordare la principale; quella del suo servo personale, Ambrogio Kuntzell (o Kudtfeld) il quale, colpito nell’animo da quel terribile castigo di Dio sul suo padrone, finì col confessare tutte le particolarità! Ecco la sua testimonianza:

"Martin Lutero, la sera prima della sua morte, si lasciò vincere dalla sua abituale intemperanza e con tale eccesso che noi fummo obbligati a portarlo via, del tutto ubriaco, e coricarlo nel suo letto. Poi, ci ritirammo nella nostra camera, senza nulla presagire di spiacevole! All’indomani, noi ritornammo presso il nostro padrone per aiutarlo a vestirsi, come d’uso. Allora – oh, quale dolore! – noi vedemmo il nostro padrone Martino appeso al letto e strangolato miseramente! Aveva la bocca contorta, la parte destra del volto nera, il collo rosso e deforme.

Di fronte a questo orrendo spettacolo, fummo presi tutti da un grande timore! Non di meno corremmo, senza alcun ritardo, dai prìncipi, suoi convitati della vigilia, ad annunziare loro quell’esecrabile fine di Lutero! Costoro, colpiti dal terrore come noi, ci impegnarono subito, con mille promesse e coi più solenni giuramenti, ad osservare, su quell’avvenimento, un silenzio eterno, e che nulla di nulla fosse fatto trapelare. Poi, ci ordinarono di staccare dal capestro l’orribile cadavere di Lutero, di metterlo sul suo letto e di divulgare, dopo, in mezzo al popolo, che il “maestro Lutero” aveva improvvisamente abbandonata questa vita!"

Uno storico contemporaneo narra che una frotta di diavoli, sotto sembianza di corvi, volarono attorno al suo corpo gracchiando paurosamente, e che l’accompagnarono, poi, fino alla tomba!

E c’è anche quest’altro episodio storico:

"A Graz (Austria), un Padre francescano, in una sua predicazione, affermava che Lutero era dannato… Una sera, col pretesto di amministrare una ammalata, un uomo lo venne a cercare… Invece di trovarsi davanti ad una ammalata, il Padre francescano si trovò in presenza di 5 uomini che, mostrandogli una rivoltella, gli dissero che se non dava la prova che Lutero era all’inferno, non sarebbe uscito vivo dalla stanza. Il Religioso, vero uomo di Dio, depose il SS. Sacramento che portava con sé e si mise in adorazione; poi, recitò la preghiera dell’esorcismo…

Improvvisamente, fu bussato alla porta. «Entrate!» – dissero gli uomini – ma nessuno entrò! Pochi istanti dopo, però, la porta si aprì e Lutero, incandescente come un carbone ardente, entrò nella camera. Era in mezzo ad altri due demoni! I cinque uomini presero la fuga…" (Cfr. B.C. 63, p. 4, 1982).

CONCLUSIONE

La famiglia di Lutero

I genitori di Martin Lutero: Hans Luder e sua moglie Margarethe Lindemann. Martin Lutero e Katharina von Bora, moglie di Lutero.

 

Ma allora Lutero è all’inferno? E si potrebbe dire di sì! L’arco della sua vita, infatti, tra quell’omicidio giovanile e quel suicidio a fine vita, è tutto marcato da una esistenza di “eretico insensato” (Pio VI - 9 marzo 1783), di bestemmiatore accanito, di bevitore impenitente, di gozzovigliatore formidabile (fu definito, per questo, il “doctor plenus”!), di spergiuro e sacrilego (passò anche a sacrileghe nozze con una “monaca”, Caterina Bora, da lui stesso tirata fuori dal monastero per liberarla dalle bende monacali!), di apostata (la sua cosiddetta “riforma” fu una sovversione, “ab imis”, della Fede, della Morale, della costituzione divina della Chiesa!), di continui peccati impuri (sì da essere chiamato dai suoi conterranei: “Saxonicus porcus”!), di facile scurrilità e trivialità (cfr. “Discorsi conviviali”), di violento nelle passioni, di uomo anormale di sindrome patologica, di sfrenato egocentrismo, di megalomania, di aggressività verbale incontrollata, di sessualità al parossismo, di aizzatore alla guerra dei contadini (che abbandonava per mettersi coi padroni; scrisse perfino che «era tempo ormai di sgozzare i contadini come cani rognosi» – cfr. Erl. III, 306), di monoideismo, di nemico mortale del Papa, di affossatore della Messa:

"Io dichiaro che tutti i postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassini e gli adulteri sono meno malvagi di quella abominazione che è la messa papista!"

Di appartenenza alla massoneria (era affiliato alla sètta dei Rosacroce)…

Papa Benedetto XVI, in una riflessione sulla figura e le teorie del suo connazionale Lutero, disse:

"Non sbagliava quando sosteneva che ci si salva solo per la fede… Lutero aveva molte idee cattoliche!"

Ma non è questa la realtà di tutti gli eretici: avere “molte idee cattoliche”, ma non “tutte”?

Lutero all’inferno, perciò, non può essere che una logica conseguenza di tutta questa sua vita sbagliata e fortemente peccaminosa! Anche se, purtroppo, oggi, per un ecumenismo distorto, di matrice massonica, Lutero, già cacciato fuori dalla Chiesa da cinque secoli di storia e dal Concilio - “de fide”! - di Trento, lo si sta facendo di nuovo rientrare dalla porta, lodato perfino con pubblico elogio!

Ma per la Storia, Lutero rimane sempre un omicida e un suicida; rimane sempre l’eretico insensato, il “porcus Saxoniae”, il frate “pagano”, il degenerato clandestino sulla nave di Pietro, il frate che, come Giuda, finì, anche lui, “in locum suum…” (all’inferno!).

LO STEMMA DI LUTERO

Lo Stemma di Lutero

Il simbolo di cui si fregiavano i Rosa-Croce era lo stemma Rosacrociano di Martin Lutero (una rosa rossa al cui centro era sovrapposta una croce), del quale essi condividevano l’odio fanatico per la Messa Cattolica. Nessuna meraviglia, perciò, venire a conoscere che Lutero apparteneva anche alla sètta massonica dei Rosa-Croce, i cui circoli pullulavano nella Germania del suo tempo.

Ecco un estratto di un discorso, tenuto dal Consiglio Supremo dell’Alta Massoneria Ebraica dei B’nai B’rith, in una riunione del 1936, a Parigi:

"Noi siamo i padri di tutte le rivoluzioni (...) Noi possiamo vantarci di essere i creatori della Riforma! Calvino era uno dei nostri figli; era di origine ebraica e incoraggiato dalla finanza ebraica a redigere il suo progetto di Riforma. Martin Lutero cedette all’influenza di suoi amici ebrei e, grazie ancora all’autorità ebraica e alla finanza ebraica, il suo complotto contro la Chiesa è riuscito..."

  1. (Scritti di Maria Valtorta) Periodi di luce e oscurità nella vita della Chiesa: leggi tutto...
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