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Gocce di luce (4): I due Papi. È Papa, impostore o antipapa? Purificazione della Chiesa. L’Ira santa di Dio

La Madre Mia ha già predetto con i Suoi messaggi, non ascoltati, alla Salette e a Fatima, del tempo della divisione, della lotta e della purificazione nella Chiesa; e solo la preghiera, le offerte, i sacrifici da offrirsi in oblazione al Cielo possono cambiare gli eventi. Ora questi tempi predetti sono giunti poiché non si è dato ascolto e si è perseverato nel male, e la Chiesa ha cercato sempre di coprire e non curare i suoi peccati

Estratti dai messaggi di Gesù dati a un’anima (1996 -2024)

Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo

  1. Premessa
  2. Il Papa lascia il soglio di Pietro
  3. Perché lascia il soglio di Pietro?
  4. Più il passo del nemico avanza verso il trono di Pietro…
  5. La Salette e Fatima: predetto il tempo della divisione
  6. Come possono coesistere due poteri petrini?
  7. Se gli uomini non si convertiranno: decimazione e sconvolgimento
  8. La Madonna ha implorato l’Altissimo che desse deroga alla Chiesa
  9. Accogliete la parola di questo Papa
  10. Questo Papa è anche frutto di San Giuseppe
  11. Le coppie con unione non benedetta da Dio vivono nel peccato
  12. Dono dell’Altissimo è questo Papa gesuita
  13. Il molto parlare e discutere sull’omosessualità…
  14. É entrato nella Chiesa uno stato di fariseismo
  15. Perché tanta Chiesa ha falle e vi penetra l’iniquo?
  16. Se Roma non ascolterà il Mio grido
  17. Quando la Chiesa si farà Santa?
  18. Come mai la Chiesa non è più così fertile testimonianza e non feconda a santità?
  19. Perché la Chiesa è piena di discrepanze e rivalità?
  20. Il Santo Padre parla spontaneamente, a volte cade in parole poco avvedute
  21. Amoris Laetitia… 1
  22. Amoris Laetitia… 2
  23. Il Santo Padre è Uomo di Dio
  24. Anche il Papa dovrà fare la sua scelta
  25. Il demonio, in questo periodo storico, cerca di scardinare la Chiesa dall’interno
  26. Questa epidemia (C o v i d)
  27. Pietro e il suo mandato
  28. La Cattedra di Pietro
  29. L’ira santa di Dio
  30. L’inferno

 

Premessa:

Cosa sono gocce di luce?

Risponde il Signore:  «Sono gocce di sapienza, di luce, gemme preziose […] gocce di sapienza, ricchezza di formazione e anche salute. […] E ancora Io vi grido: “Venite a Me, lasciate coloro che non riescono a sanarvi. Venite a Me che sono il vero medico”.»

2. Il Papa lascia il soglio di Pietro

Vaticano

Gesù: «Il Papa (Benedetto XVI) lascia il soglio di Pietro non solo per motivi di fatica e amarezza, per le battaglie vissute, per i malanni della sua tarda età, ma soprattutto, Io ti dico, per la cospirazione dei veleni di molti che gli sono intorno: per non cedere alle pressioni di coloro che vogliono che egli attui il consenso a leggi inique e contrarie alla Legge di Dio.»

3. Perché lascia il soglio di Pietro?

Gesù: «Perché il Santo Padre (Benedetto XVI) lascia il soglio di Pietro?

Perché intorno a sé non ha trovato conversione. Nella sua tarda età non riesce più ad affrontare i duri colpi che gli vengono inferti da cuori malvagi che lo circondano e che vogliono far passare, con le loro pressioni, leggi inique. Quanti tra i grandi della Chiesa non si convertono, non si piegano; impongono agli altri quello che essi stessi non vivono.

E come deve avvenire questa conversione?

Il Vangelo vi elenca le condizioni: mediante la carità, la preghiera, la mortificazione; ma per far sì che siano vissute in autenticità queste virtù ci vuole la primaria e fondamentale disposizione dell’umiltà.»

4. Più il passo del nemico avanza verso il trono di Pietro…

Gesù:«Dinanzi all’abominio che avanza sempre più sfrontato e palese nel suo male, dinanzi a richieste che si fanno arroganti e pretenziose, pur se contro natura, guardate in alto e pregate con gioia: la vostra liberazione è vicina! Più il passo del nemico avanza verso il trono di Pietro, tanto più voi sapete che è vicino il mio ritorno. Al nemico gli manca il suo Seggio per avere l’intera vittoria sulle nazioni poiché vengano autorizzate le sue leggi inique. Il Santo Padre (Benedetto XVI) lascia il suo mandato perché le sue canizie non abbiano a sottoporsi ed avere la responsabilità alle pressioni di leggi contrarie a Dio. Io vi dico: pregate che non venga a giungere l’iniquo per porre la sua influenza sulla direzione, sulla conduzione del governo della Cattedra di Pietro, e voi lo riconoscerete gradualmente dalle direttive, dalle leggi oscure e contrarie all’Insegnamento divino, che potranno essere accolte.

Pregate con fede e speranza, dato che giunge la persecuzione della Chiesa e dei cristiani, per far sì che, nella sua sofferenza, venga purificata dai mali che l’hanno occupata e inquinata: che ha occultato e non sanato.»

5. La Salette e Fatima: predetto il tempo della divisione

Apparizione della Beata Vergine sulla montagna di La Salette il 19 settembre 1846

Gesù:«La Madre Mia ha già predetto con i Suoi messaggi, non ascoltati, alla Salette e a Fatima, del tempo della divisione, della lotta e della purificazione nella Chiesa; e solo la preghiera, le offerte, i sacrifici da offrirsi in oblazione al Cielo possono cambiare gli eventi.

Chi è disposto a combattere con Me?

Ora questi tempi predetti sono giunti poiché non si è dato ascolto e si è perseverato nel male, e la Chiesa ha cercato sempre di coprire e non curare i suoi peccati.

Ora i tempi si compiono. Il demonio ha intrecciato la sua tela come un’enorme ragnatela: ha intessuto i suoi fili ovunque, in ogni realtà sociale, finanziaria, politica, dello spettacolo…, ed ha deposto le sue uova nei punti di potere. È una ragnatela chiamata massoneria, che si riveste pur di opere sociali, di belle parole, di concetti di fraternità, il cui intento però è quello di avere il comando assoluto e il monopolio sul mondo. Nelle sue logge segrete, e sino alla scalata ai suoi alti vertici, si compiono anche cose innominabili per offrirle a colui al quale sono asserviti ed è padrone, il grande burattinaio di tutto, che è Satana.

Il suo regno si estende fino alla Chiesa. Egli, non riuscendo a farla crollare come istituzione, la corrompe al di dentro, l’avvelena nel pensiero e nell’insegnamento.

Ha corrotto molti, e quelli di alto rango: i suoi fili stringono e imprigionano, danno potere, ma richiede tutto per sé, il suo governo, il suo trono, cercando di formare, con parte di essa, una chiesa che vuol estromettere lo Spirito Santo, la Verità di Dio, per renderla un’istituzione forte, di prestigio, che però si fa umana, terrena, andando incontro all’accoglienza delle necessità primordiali ed istintive dell’uomo: una Chiesa che non è più divina e sacra, e nemmeno poi più umana, poiché al suo comando vorrà regnare Satana.

Cosa fare?

Alzatevi con Me, combattete con Me, ora che siete ancora in tempo! Consacratevi al Mio Sacratissimo Cuore e al Cuore Immacolato di Maria Santissima, pregate con fervore uniti all’Eucaristia. Fate sacrifici, uniti a Me con una vita santa in modo che quando Io ritorno non vi troviate anche voi a combattere contro Dio.»

6. Come possono coesistere due poteri petrini?

I due Papi

Gesù: «Il Vangelo vi dice: “Pietro, su questa Pietra edificherò la mia Chiesa e le forze degli inferi non prevarranno su di essa”. Oggi la Chiesa celebra la Cattedra di Pietro, Cattedra perché Seggio di sapienza, illuminata dallo Spirito Santo, ove il Sommo Pastore deve governare e guidare le greggi dell’umanità nella verità e nella carità. Il Papa rimane sempre tale: non solo fino alla morte, ma oltre per l’eternità, ove egli conserva la sua dignità e il suo onore, se nella sua approvazione nei Cieli, o se riconosciuta tale nella sua responsabilità tradita, a sua condanna negli inferi. Tutti i successori di Pietro che risiedono in Paradiso sono in comunione per assistere, guidare, illuminare il Santo Padre che opera ed è attivo e presente sulla terra, per far sì che sia sostenuto e accompagnato in un Ministero tanto gravoso e delicato.

Ora che Benedetto XVI sta per ritirarsi, il suo Ministero petrino sarà sempre vitale, operante, presente nella sua offerta al servizio della Chiesa tramite la sua sofferenza, la preghiera, lo scritto, il consiglio. Egli non interferirà, non intralcerà, non si immetterà nell’autorità del nuovo Papa, anche se sempre testimone nella sua parola alla Verità, pur se costasse il sacrificio della propria vita.

Come possono coesistere due poteri petrini?

Figli Miei, sono così eccezionali questi tempi tanto malvagi!

Io benedico Benedetto XVI: egli lascia non per salvare sé stesso, ma è una rinuncia per il bene della Chiesa, per far sì che il Soglio di Pietro non sia macchiato dalla menzogna, non cada avvinghiato alle pressioni del nemico. Egli rimane nel nascondimento, operando nella sua oblazione e lasciando l’opera attiva al prossimo. Pregate per lui e pregate perché giunga un nuovo Papa verace (messaggio del 22 febbraio 2013), e non l’iniquo, [un Papa] forte nei principi cristiani e che non cada asservito agli avvinghiamenti delle serpi che cercano di arrotolarsi accanto, per salire sul trono di Pietro, che vogliono soffocare e ricoprire con le loro spire velenose. Sappiate che il nemico vuole regnare su questo seggio per poter avere il potere assoluto nel mondo e sulle coscienze, e usa le debolezze e le ambizioni degli uomini che sono all’interno della Chiesa. Sappiate che sulla Cattedra di Pietro, irrorata dallo Spirito Santo, che è Fuoco di Verità e Carità, non può sedersi la menzogna, l’iniquo, per farne sacrilegio: se ciò accadrà, avrà un regno breve, dato che lo Spirito Santo lo arderà di Sé, bruciandolo. Ancora la mia Parola, che è viva ed opera in eterno, si eleverà per gridare. “Le forze degli inferi non prevarranno sulla mia Chiesa!”.»

7. Se gli uomini non si convertiranno: decimazione e sconvolgimento

Gesù: «I diavoli si rivestono spesso da angeli di luce, nei modi, nel fascino, nella bellezza anche esteriore, ma se li vedeste all’interno della loro forma bestiale… ne sareste inorriditi. Il nemico avanza e raduna il suo esercito per dare l’attacco finale contro la Chiesa per poterla scardinare e possederla, contro l’umanità per poterla distruggere. Se gli uomini non si convertiranno ci sarà una grande decimazione e sconvolgimento. Ma pur se ne rimanesse un “piccolo resto” non sarà suo come il nemico pensa di avere: sarà il mio popolo che, purificato, farò nascere, da esso, una dinastia di genti pronti all’ascolto del mio Insegnamento, all’adorazione, al servizio di Dio.»

8. La Madonna ha implorato l’Altissimo che desse deroga alla Chiesa

Il conclave e la mafia di San Gallo

Gesù: «(Messaggio del 14 marzo 2013) La Madonna si è posta dinanzi alla Santissima Trinità e, in ginocchio, con il Cuore in mano e in lacrime, ha implorato l’Altissimo che desse deroga alla Chiesa, simile al vignaiolo del vangelo che, dinanzi al padrone che vuole recidere la pianta di fico ormai sterile, chiede altro tempo per lavorarla e salvarla. Ella ha proposto che sia mandato un figlio da Lei formato e preparato, un Uomo di Dio, innamorato del suo Signore, a Lei devotissimo, e pronto a dare la vita con cuore ilare e in oblazione per la Chiesa; ed è questo Papa (Francesco). Molti hanno pregato, e anime consacrate hanno offerto la loro vita perché sia donata alla Chiesa ancora la guida di un Santo Pastore. Il Padre Eterno ha accolto. È una grazia grande che vi viene offerta per la sua Misericordia, per l’intercessione della Madonna e per i meriti di anime benedette e sue amanti.

Non disperdete un tale dono! Questa nuova opportunità ha solo arrestato Satana che ha ricevuto uno smacco, una sconfitta, ma nel suo digrignare i denti già raduna i suoi sgherri per porsi nuovamente in marcia su Roma e il soglio di Pietro.

  1. Se la Chiesa e il popolo, oltre all’entusiasmo iniziale per il Santo Padre (Francesco), non cambia, non aderisce al suo Insegnamento, ma continua a trasgredire la Legge divina…, sembra che onori il Papa ma se poi, nei fatti, accoglie e vive ciò che è contrario ai divini Comandi, Satana, a grandi passi, con il suo esercito tornerà ad avanzare per portare la sua distruzione e la sua rovina sino al soglio di Pietro, poiché egli prende potere dal peccato.
  2. Se la Chiesa e il popolo invece seguiranno il Papa in verità, e con un cristianesimo rinnovato che taglia con il male del passato, nella riconciliazione con Dio, Satana verrà arrestato, dato che ci sarà una risurrezione nella via della santità ritrovata, e la profezia si annulla.
  3. E se la Chiesa e il popolo si formeranno in due schiere, nella spaccatura ci sarà lotta, divisione, combattimento con le conseguenze dei suoi dolori e della sua persecuzione. Il Papa dovrà molto soffrire, e molti saranno i martiri.

Nelle tre vie (nei tre “se”) Io sarò sempre il Vincitore perché non potrò mai essere sconfitto e, del “piccolo resto” ne farò fari di anime luminosissime da cui far rinascere alla luce piena la Chiesa e il mondo. Ma lo dico per voi perché non abbiate a vivere questa grande tribolazione, la distruzione e i tormenti. Nella conversione avviene una rivoluzione al bene nella pace e nell’amore. Tocca a voi la scelta. Io vi dico: seguitelo!!!»

9. Accogliete la parola di questo Papa

Gesù: «Figli Miei, accogliete la parola di questo Papa che ha il compito di traghettare questa umanità dal peccato alla Misericordia di Dio, perché, se essa vuole, possa rinascere e risorgere.

Ognuno di voi guardi sé stesso: non stia a guardare e giudicare il peccato dell’altro; si ponga in contatto con la propria coscienza e con lo sguardo a Dio.

Analizzi e riconosca il suo peccato come l’adultera: si faccia sguardo nel Mio Sguardo. Dinanzi al tabernacolo si esamini e vada poi a confessarsi ove Io assolvo e dico: “Neanche Io ti condanno, va, e non peccare più!”. Tutto nel perdono dimentico del passato.»

10. Questo Papa è anche frutto di San Giuseppe

Gesù: «Benedetti coloro che prendono San Giuseppe come loro Padre, che si consacrano al suo Cuore! Egli si protenderà su di essi con quale premura paterna: li proteggerà, li difenderà, ne sarà guida, ne avrà cura. Oggi terra e Cielo sono in festa: l’una celebra il Santo Padre, e l’esultanza giunge al Cielo; e in Cielo si celebra la santità di San Giuseppe, la cui gioia scende e si unisce alla terra, e la benedice.

Questo Papa (Francesco) è anche frutto di San Giuseppe di cui egli ha una devozione tenerissima, sì da farne segno e ricordarlo nel suo stesso stemma papale. San Giuseppe infonde a lui doti della sua amabile paternità.»

11. Le coppie con unione non benedetta da Dio vivono nel peccato

Gesù: «Le coppie che già vivono in un’unione non benedetta da Dio vivono nel peccato. Io lo dico anche per i conviventi già sposati ad altri, che si uniscono ma sono già sposati ad altri: è adulterio! Verrà un tempo in cui la Chiesa, illuminata dallo Spirito, vaglierà caso per caso per ridare una nuova opportunità di un’unione, che non sussista solo a proprio piacere, ma unita nel Signore.

Per ora Io dico ad essi: non comunicatevi!

Ma pregate molto, fate carità, fate celebrare Sante Messe per questa intenzione di liberazione, e ciò che per gli uomini è impossibile, è possibile per il Signore Iddio che può districare e disciogliere le più intrigate e nodose matasse, cambiare gli eventi e le sorti umane.

Richiamo i sacerdoti: siate fedeli alla Santa Chiesa, anche se ciò costasse la disapprovazione del consenso umano e non avere più il loro beneplacito: avrete il mio! Siate fedeli all’Eucaristia e difendetela a costo della vita.»

12. Dono dell’Altissimo è questo Papa gesuita

Gesù: «Nei tempi moderni i Gesuiti, profondi conoscitori negli studi, si sono però arenati ad essi e si sono lasciati prendere dal carrierismo e dall’ambizione. Dono dell’Altissimo è questo Papa gesuita (Francesco) che vuole riportare equilibrio, con il suo esempio, a tale Ordine, e nel condurre la Chiesa alla semplicità ed alla umiltà di stato e, nella semplicità e nell’umiltà, ritornare alle origini della verità della natura del Signore. Come poter avere questa unione nella verità con il Signore Iddio, se non andando all’essenziale di ciò che Egli è, e cioè amare il suo Amore: amare l’Amore che Egli è. Nell’umiltà voi lo potrete, così come vi sottolinea il vangelo. Sarete miei discepoli se amate l’essenza del bene che sono, superando voi stessi, il possesso delle cose, le affettività umane che non devono prevaricare questo amore divino.

Nell’amore acquisito voi saprete portare La Croce che vi santifica. Anche se non sarete missionari in terre lontane, né grandi studiosi di Sacre Scritture, voi diverrete missionari e combattenti nel vostro piccolo ambiente poiché nell’amore di Dio avrete globalizzato tutti gli amori umani, santificandoli.»

13. Il molto parlare e discutere sull’omosessualità…

Gesù: «Vivete la Sapienza della Parola di Dio, ciò che il Maestro vi ha insegnato, che è Verità che rimane, e non va cancellata, o cambiata, né in un trattino, né in un segno al suo senso: ciò che è scritto è! Passeranno il cielo e la terra, ma le mie Parole mai, così vi dico nel vangelo. Gli uomini cercano spesso di travisare la Mia Parola, anche nella Chiesa, di cambiarne il senso, il suo significato, ma Io vi dico: rimanete aderenti e uniti a ciò che è scritto e a come Io vi ho detto.

Ora che tu (all’anima che riceve questi messaggi) rimani perplessa per il molto parlare e discutere sull’omosessualità, delle parole su questo argomento del Santo Padre (Francesco) , io ti dico: Iddio non guarda e non fa differenza del maschio o della femmina, ad ognuno il suo valore, ma tutti sono figli; né all’orientamento sessuale che essi possono avere, ma per tutti è valido il medesimo comandamento: vivere nella castità, in purezza, per cui al di fuori del matrimonio a nessuno è lecito l’atto sessuale.

Questo è il pensiero e il comando del Signore Dio vostro: se un omosessuale pecca con una persona di ugual sesso egli compie un peccato ancor più grave perché è contro natura, ma se questo figlio, per amore di Dio, per compiacere il Signore, si pone in conversione, combatte contro i suoi impulsi e vive in purezza nella Santa Parola, egli si fa maggiormente meritorio, acquista sapienza e si fa luce per gli altri, mentre se un etero continua a peccare senza farsi scrupoli, pur se in armonia con la natura voluta dal Creatore, tra uomo e donna, questi si fa insipiente e vive nel buio.»

14. É entrato nella Chiesa uno stato di fariseismo

Gesù: «Il problema, all’origine, sta proprio nella Chiesa: è dalle sue cariche più alte che viene arrestata tale Ordinazione per una macchinazione subdola e sottile del maligno che non vuole che ci siano guerrieri che lo combattano e possano arrestare e contrastare il regno del suo dominio. E perché avviene questo? Lo dice bene il Vangelo: è entrato nella Chiesa uno stato di fariseismo: si è fatta, in molta di essa, razionale, dotta, superiore: vuole detenere un potere, non vuole quindi apparire ridicola, accogliendo riti ritenuti superati e medioevali; vuole mantenere un’apparente immagine di forma, di modernità, per l’accettazione del mondo. È entrato, da tempo, questo fumo nero di Satana che porta, come descrive il vangelo: boria, autosufficienza, saccenza, poiché ci si ritiene, dato che si è alla conoscenza e al servizio di Dio, che ciò è bastante a sé: ci si ritiene giusti e sopra le righe dei poveri peccatori; non se ne comprende la necessità, il grido di dolore dei miei poveri figli. Se ci si riconoscesse peccatori, miseri, ultimi, nella povertà di sé e del proprio stato, tra poveri ci si riconosce e ci si comprende: si parteciperebbe al bisogno dell’altro.

Come avviene la liberazione?

Base fondamentale è la preghiera, la Santa Messa, i Sacramenti, il digiuno, la carità: in questo modo i fedeli possono unirsi ed accompagnare i sacerdoti; ma non solo, vengono dati alla Chiesa segni e mezzi specifici propri, quali quello dell’esorcismo, della preghiera di liberazione, l’imposizione delle mani, l’unzione dell’olio degli infermi, che non appartiene e non viene dato solo per i moribondi ma per tutte le creature, e soprattutto per quelle tormentate nelle malattie mentali che sono spesso fomentate dal demonio. Se questo fosse effettuato, il Soffio dello Spirito Santo si farebbe forte, impetuoso, gagliardo, sì da allontanare le tenebre, l’oscurità o la nebbia velenosa che il nemico sparge ovunque: le nubi si squarcerebbero sì che la luce del Sole tornerebbe ad illuminare la Chiesa, l’umanità; e le anime non sarebbero più tormentate da lui perché protette e difese da una Chiesa che si fa scudo.»

15. Perché tanta Chiesa ha falle e vi penetra l’iniquo?

Gesù: «Perché le vocazioni sono scarse e spesso portano un germoglio già corrotto?

Poiché non è stampato il mio Nome a fuoco nelle loro anime, non è vissuta nella concretezza della fede il Nome di Dio.

E cos’è questa fede?

È lasciare che Io vi cammini avanti, che vi preceda, che sia Io a formare la vostra vita.

L’uomo, anche nella Chiesa, cerca sempre di scavalcarmi, e ne trae le cattive conseguenze, andando così contro sé stesso. Anime mie, stampate il mio Nome nel cuore, nella mente, nelle mani. Allora la vostra professione di fede avrà significato; il chiamarmi: “Signore, Signore!”, acquisterà valore; sarà vero, reale e ne porterà il suo esito e l’abbondanza del suo raccolto.»

16. Se Roma non ascolterà il Mio grido

Gesù: «Santi Pietro e Paolo da sempre difendono Roma, bagnata non solo del loro sangue, ma di quello d’innumerevoli cristiani che sul suolo hanno dato testimonianza. I Martiri l’hanno risparmiata da molti attacchi e dolori, ma richiedono l’adesione dei cristiani, dei suoi abitanti, dato che l’occhio e il passo del nemico è sempre sopra questa città, che porta il vessillo e l’emblema, la Sede di una realtà spirituale che qui si fa fattiva e ne racchiude il senso della sua sussistenza. È nella santità dei suoi cristiani che si ergono a mura, la sua difesa. Roma è invasa dalla spazzatura, che è segno nella sua esteriorità, della pattumiera del suo male interno: corruzione nei suoi peccati. Se Roma non ascolterà il mio grido e quello dei miei Martiri, decadranno le sue pietre e le sue difese: il demonio con il suo esercito l’invaderà, vagliandola nel sangue. Ed Io ne farò una storia di purificazione e rinascita.»

invasione

17. Quando la Chiesa si farà Santa?

Gesù: «Quando promulgherà, diffonderà ed attuerà l’adorazione perpetua in tutte le chiese, notte e giorno: Cristo esposto nell’Ostia santa, senza veli, né nascosto, ma al centro, svelato e radioso, fulcro della Chiesa, dato che ne è il Signore, e a Dio dà il culto e l’adorazione primaria, e non dato al culto reverenziale di ciò che fa l’uomo. Con il trionfo eucaristico scompariranno le divisioni esterne del mondo e quelle interne della Chiesa, dato che il popolo sarà unito intorno all’unico vero Maestro e Podestà che li nutre di Sé, riportandolo all’Unità dell’Amore del medesimo Santissimo Padre.»

18. Come mai la Chiesa non è più così fertile testimonianza e non feconda a santità?

Gesù: «Perché molti dei suoi tralci sono disseccati, distaccati dalla Vite Santissima che irradia e nutre dello Spirito Santo, che rigenera.

Come poter di nuovo riavvolgere a vincoli di unione ed alleanza?

Basta che l’uomo sia alla ricerca onesta della verità: desideri conoscere il Padre Santissimo, anche se peccatore, purché umile; faccia il primo passo come il figliol prodigo che riprende il cammino del ritorno verso il padre suo, che avanza e gli va incontro per riabbracciarlo e riaccoglierlo nella sua casa.

Come mantenere uniti i vincoli fra la vite e i tralci?

Con la preghiera e l’Eucaristia: essi danno linfa vitale per fecondare ad una carità che è santa e crea vita.»

19. Perché la Chiesa è piena di discrepanze e rivalità?

Gesù: «Se la Chiesa di cui Io sarei il fulcro e la ragione è piena di discrepanze e rivalità è perché per i molti in essa Io non sono il Signore della vita: Mi onorano con la bocca, ma il cuore, il pensiero e le loro opere sono distanti da Me. Essa sussiste ed è santificata per lo Spirito Santo che la detiene e per cui le forze del male non prevarranno; e senza la sua azione e protezione, dai lontani tempi, la Chiesa sarebbe già decaduta.»

20. Il Santo Padre parla spontaneamente, a volte cade in parole poco avvedute

Gesù: «Per il Santo Padre (Francesco) non temere: parla spontaneamente e a volte cade in parole poco avvedute, ma la sua opera è testimonianza del suo amore e della sua pietà. Anche alla Mia Persona, nel Vangelo, vengo accusato di essere un diavolo, di coabitare con il maligno poiché professo che la Mia Parola dà Vita eterna; ma i Miei accusatori pensano alla vita naturale, alla vita mortale: Io parlo del Regno del Cielo; eppure nella Mia Parola non c’è errore, e la Mia Opera è testimonianza verace di Chi sono.»

21. Amoris Laetitia… 1

Gesù: «Il Santo Padre (Francesco) è un uomo di Dio, un uomo di carità; ma egli, nella sua misericordia, vorrebbe portare tutti alla salvezza: una misericordia, che giunge a coprire, a volte, e a non dare chiarezza completa ai dettami della Mia Verità, che non possono essere contrastati. Ti ho già spiegato e ulteriormente rivelato quale deve essere il senso autentico della Comunione per i risposati:

“Iddio non guarda e non fa differenza del maschio o della femmina, ad ognuno il suo valore, ma tutti sono figli; […] ma per tutti è valido il medesimo comandamento: vivere nella castità, in purezza, per cui al di fuori del matrimonio (valido) a nessuno è lecito l’atto sessuale.” »

22. Amoris Laetitia… 2

Gesù: «Per quanto riguarda la lettera sulla famiglia (Amoris Laetitia) Io ti dico che il Santo Padre (Francesco) è sì un uomo di carità e misericordia ma, a volte, si lascia trasportare dal pensiero di altri teologi attraverso il quale il nemico può entrare e portare confusione. E per questo la lettera non ha chiarezza.

Il peccato sussiste e, ricevermi in stato di peccato è un ulteriore danno per chi viene a ricevere la Comunione. Io sono venuto sì per i malati, per i peccatori, ma per sanarli: dare l’Eucaristia nel peccato non è una medicina, non li guarisce, non li libera, ma arreca all’anima ulteriore male.

Coloro quindi che, se pur umanamente sono comprensibili nel loro nuovo stato d’unione, vengano sempre accolti nella carità dalla Chiesa, ma non accedano ai Sacramenti, se la stessa non ha decretato la dichiarazione di nullità al precedente.

La Misericordia non supera la Verità!

Ci sono però anche disposizioni buone in quanto possono aprirsi prospettive nuove per una rinascita alla vita matrimoniale e sacramentale nella dimensione del consenso della Chiesa, che è unita alla Verità rivelata della mia Persona.»

23. Il Santo Padre è Uomo di Dio

Gesù: «Per il Santo Padre (Francesco) ti confermo che è Uomo di Dio, Uomo di carità, seppure le tenebre sono pronte a ricoprirlo e a darne anche errate indicazioni. E come è possibile? Il demonio ha invaso pure i Sacri Palazzi con la sua potenza: il suo male si è diffuso ed è penetrato nelle menti più eccelse. Il Papa ha intorno a sé menti oscure e forti, che ne invadono il pensiero. Ma Io ti dico che la Verità si farà strada da sola.»

24. Anche il Papa dovrà fare la sua scelta

Anche il Papa dovrà fare la sua scelta

Gesù: «[Ubbidite] alla Chiesa; sarà un tempo transitorio […] La Chiesa ormai vive il suo spaccato: la lacerazione si farà palese, e richiederà una scelta. Una parte di essa rimarrà fedele e ancorata ai Dettami della fede integra al Vangelo, l’altra parte vorrà essere innovativa, formando le sue nuove leggi: e anche il Papa (Francesco) dovrà fare la sua scelta. Quel che Io ti ho detto su di Lui è vero: è stato un Pastore nella carità, ma si è lasciato fuorviare da false dottrine; entrando poi in Vaticano, menti potenti ed oscure lo plasmano, per cercare di portare ad una Chiesa in loro pieno possesso, ed oscurata, per una pretesa misericordia a tutti i costi, che vuole superare, e va oltre, la Verità, entrando nell’errore. Questa diventa una misericordia malata, che non può sanare, se non vive unita alla Verità di Dio, e ai suoi Dettami.

Per questo Io interverrò; per punire e purificare: il Mio castigo è per non permettere che Essa venga conquistata dal demonio, e per liberarla.»

25. Il demonio, in questo periodo storico, cerca di scardinare la Chiesa dall’interno

Gesù: «La Chiesa celebra la Cattedra di San Pietro, e nel Vangelo Io affermo: “Tu sei Pietro e su questa pietra Io edificherò la mia Chiesa, e il potere degli inferi non prevaricherà su di essa”. Nel corso dei secoli e dell’avvicendarsi dei Papi, ce ne sono stati di Santi, meno santi, e peccatori; ma nel tempo del loro mandato, della loro funzione, essi rappresentano la mia Persona: sono rivestiti di una grande nobiltà e sacro potere, ed hanno autorità nello sciogliere e nel legare, sì che ciò viene accordato pure in Cielo, sempre però se i Dettami rimangano uniti alla Dottrina divina: non prevarichino la sua Verità.

Nel corso della storia della Chiesa il demonio l’ha sempre perseguitata, ed ha cercato di distruggerla; ma non è mai riuscito nel suo intento. Ora in questo periodo storico egli cerca di scardinarla dall’interno, prima distruggendo la fede nella moltitudine dei cristiani, e poi nell’attacco ai suoi vertici, di cui molti sono i suoi adepti nel Vaticano, che ha comprato con i denari di sempre: lussuria, prestigio e danaro.

Menti oscure e potenti cercano di portare confusione ed ottenebrazione nelle Verità di fede: oscurando il Capo, vogliono ottenebrare l’intero Corpo. Essi mascherano, in una pretesa misericordia e carità, la menzogna dell’eresia nell’Insegnamento divino; ma non è vera misericordia e carità se non è unita alla Verità.

L’infingardo è malvagio: non si accontenterà dello spaccato che sarà nella Chiesa; e coloro che saranno ancora Miei, quelli rimasti fedeli all’integrità del Vangelo, egli li attaccherà apertamente: verrà per distruggere il tempio, i cristiani ed il Papa (Francesco, morte cruenta… il vescovo vestito di bianco…), come ha tentato già precedentemente.

Ma Io vi dico, oggi come dissi allora: “Distruggete questo mio tempio”, così come con la mia Persona, Io lo riedificherò, lo farò risorgere, e la Mia Sposa sarà più bella, trasparente e santa di prima, dato che essa poggia sulla Mia Parola, sostenuta e irrorata dallo Spirito Santo, che non può essere abbattuta.

Cosa potete fare voi, figli Miei?

Pregate! Fate Cenacoli! Tanto più la preghiera si espanderà e tanto più le tenebre si dilegueranno; tanto più si vivrà l’intercessione, e tanto più gli Angeli avanzeranno; e la Verità si manifesterà, trionfando.»

26. Questa epidemia (C o v i d)

Gesù: «Anche da questa epidemia Iddio ne trae una forma di salvezza per le creature, ma il nemico scaltro aveva il suo progetto e ne ha trovato il modo che tornasse a suo rendiconto, per accrescere il suo potere, chiudendo le chiese, annullando le celebrazioni delle sante Messe con il popolo, privandolo dei Sacramenti, dell’acquasanta, eccetera, tutti i mezzi che innalzano le creature al cielo e le fortificano.

È riuscito a farmi ricevere anche in mano, da anni, mentre Io ho sempre voluto essere preso tra le mani solo da anime consacrate, e di conseguenza di darmi dissacrazioni e molti sono i sacrilegi aumentati sull’Eucaristia. I fedeli che ne saranno obbligati dalla Chiesa non ne avranno colpa, ma il Mio Cuore ne geme.

Proprio la santa Messa, i Sacramenti vissuti in grazia, i sacramentali allontanano il limite all’azione del nemico, risanano l’uomo. Tutti i sacerdoti abili dovrebbero attraversare le vie, le piazze dei paesi e città, spargendo acqua benedetta e portando in processione il Santissimo che benedice, che sana, che fortifica, pur fossero soli. Questa è la fede.

O generazione malvagia e perversa che più non crede, lo dissi allora, ricordandolo nel Vangelo, e lo riaffermo oggi. Il mondo è pieno di posseduti, vessati, legati come cani al guinzaglio del maligno […] Oggi il diavolo ha preso così potere che balla persino durante le celebrazioni sull’altare, si annichilisce strisciando quando c’è la consacrazione, la Mia elevazione, ma poi è lì, per cercare in tutti i modi di distrarre, di far peccare nel pensiero, nei giudizi, nei cattivi sentimenti, nel modo di ricevermi, per dissacrarmi.»

(Comprendere il Primato di Pietro…)

27. Pietro e il suo mandato

Portæ inferi non prævalebunt adversus Ecclesiam meam

Gesù: «Nel corso dei secoli sono susseguiti tanti pontifici che vengono chiamati al soglio di Pietro, non perché santi, ma perché per mezzo di questo mandato possano santificarsi, sì che molti si sono fatti santi, altri hanno commesso errori di ogni genere, ma il Dio ha scelto comunque ognuno di essi perché, pur nel loro stato di peccato, erano gli uomini adatti per quel contesto storico, per capacità di affrontare battaglie o eresie contro la Chiesa, specifici per le loro doti innate per compiere le opere che in essa dovevano attuare.

Se guardate alla figura di San Pietro, cosa vedete?

Così istintivo, generoso, irruente pur nelle sue buone intenzioni e venerazione a me sincera. Però mi ha abbandonato dinanzi alla croce e anche dopo negli anni dell’apostolato a Roma, per le persecuzioni subite, egli fuggì e solo per mio intervento ritornò per morirvi. Ci voleva il suo sangue per stipulare l’unione tra Chiesa e potere pontificio.

Spesso i Papi sono stati indici di divisione e spaccature al suo interno per errati modi di pensiero e comportamenti, per influenze di poteri avversi. Perché quindi loro?

Il male cerca sempre di attaccare la Chiesa e di insinuarsi in essa per dissacrarla o distruggerla. Entra come un pus infetto per infettare la sacralità di ciò che rappresenta e sempre, in tutti i tempi, le sue gerarchie cercano di ricoprirne e nasconderne il male sia per mantenere la facciata al mondo, per non dare scandali, per non privarsi di privilegi.

Quando però il male con la sua infezione riesce a dilagare portando oscurità e distorsioni alle menti, facendosi evidente, essa provoca spaccature che vivono al suo interno dividendosi in varie fazioni e prese di posizione che si fanno avverse fra loro.

A questo motivo la stessa Santissima Madre interviene e si prostra implorante dinanzi alla Trinità Santissima per far rinascere la Chiesa, per far sì che la piaga purulenta scoppi. Il solo modo perché l’intera putredine esca, possa essere data disinfestazione per sanarla e ricondurre alla sua sacralità divina e veritiera, è darne la luce.

E questi pontefici sono coloro che sono adatti per questo. Sono Papi che con le loro persone permettono che ciò accada. Nel loro errato comportamento si fa visibile a tutti ciò che viene scoperto, quali sono i mali della Chiesa e non più possibili da occultare, per cui quegli stessi pontefici partecipando li fanno venire alla luce.

Cosa potete fare voi fedeli per porvi alla difesa della Chiesa e a sostegno dei Papi?

Voi siete i soldati di retrovia che devono porsi sempre a ricaricare le munizioni da offrire alla Madonna mediante la preghiera e l’offerta. Lei, a capo del suo esercito con gli arcangeli, gli angeli, i santi, i figli fedeli, fronteggia perennemente il nemico e i suoi adepti per sconfiggerli e cacciarli da essa.

Pregate, vivete nei Sacramenti e nella carità attraverso la preghiera e l’offerta, pregate per i Papi di tutti tempi che si susseguono sulla cattedra di Pietro per far sì che, tramite le vostre preghiere, le loro menti si illuminano e possano fare il giusto discernimento nelle loro scelte per una guida illuminata nella Chiesa e per il popolo, e per i sacrifici, i martiri, la opera tribolata che debbono affrontare.

Sappiate che siete legati all’ubbidienza dal Papa, ma se infrange una verità di fede e al suo errore vuole condurvi non dovete seguirlo, dato che la verità suprema nel vostro Dio lo supera e ad essa dovete essere fedeli.»

28. La Cattedra di Pietro

Gesù: «Oggi celebrate la cattedra di Pietro, che è il seggio irrorato dallo Spirito Santo sul quale presiede il Papa. Nel susseguirsi dei secoli esso è stato occupato da papi santi, altri benedetti, altri mediocri e qualcuno è andato perso, ognuno, portando il bagaglio del proprio modo di essere e vedere, nelle molteplici sfaccettature della fede che, pur essendo un unico specchio, ognuno ha un suo riquadro nel quale rivedersi e riflettere.

Il Papa, però, nonostante le proprie differenze e responsabilità al quale darà conto dinanzi a Dio, è il detentore della difesa della verità di fede. Egli rimane il segno che riunisce alla sua integrità. Lo dico a Pietro nel Vangelo di stasera: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”.

A lui dovete obbedienza, egli ha le chiavi della Mia Casa. Solo nel caso che debba portarvi lontano dalla verità della rivelazione divina e condurvi all’errore, allora voi dovete, pur nel rispetto della sua funzione, non ascoltarlo e seguirlo, dato che la Parola di Dio e il Vangelo si innalzano sopra di lui. Essi sono la vostra luce e il punto di riferimento che lo sovrastano.

Grande è il potere del Santo Padre, ma è pure un grande onere. Voi lo guardate e lo giudicate osservandolo nei suoi minimi comportamenti, richiedendo la perfezione, dimenticando che è pur rivestito dal suo involucro umano. Ciò che dovete fare più che giudicare e dare sentenze e critiche è pregare per lui, offrire la vostra vita santa per la Chiesa. Fate la vostra parte, amatela e amate colui che la rappresenta come un figlio ama sua madre, dato che ella vi allatta nel mio nutrimento santo. Senza ne perireste. Dovete fare sostegno alle sue mura, ognuno essere un mattoncino che la consolida e la rende più forte

Oggi la Chiesa è ricoperta di nuvole oscure e minacciose. Molti corvi dentro vi si addensano e altri che combattono per il suo bene. Intorno alla cattedra di Pietro i demoni si sono fatti arditi e feroci e cercano di oscurare la sua luce divina con le loro ombre tenebrose che lambiscono le fiamme dello Spirito. Cosa ci vuole se non il vostro apporto, il vostro sostegno con la preghiera e l’amore, con un sacrificio offerto per far sì che le fiamme dello Spirito Santo si irradino più potenti ed effusive, sì da cacciare il male che cerca di ricoprire e distruggere.

La Mia Chiesa è la Mia sposa. Può decadere nell’errore, ma Io intervengo e nella purificazione che le offro ella si lava e si riforma per ritornare di nuovo benedetta e santa. E così sarà per questo tempo. Una nuova purificazione la rivestirà, sì che con le lacrime e con il sangue il suo abito sarà lavato da ogni macchia e ritornerà al suo splendore. È Mia promessa: gli inferi non prevarranno su di essa. Succederanno papi sino alla fine del tempo, ognuno è scelto per la funzione di quel periodo storico per tornare a Me con il proprio bagaglio, e Io dirò: “Come hai trattato la mia sposa, che ne hai fatto?”

Io vi dico che pur dinanzi al bene o al male compiuti in essa tornerà a me tutta glorificata e santa. Sarà la Chiesa celeste, trionfante, nella quale tutti voi vi ritroverete e sulla cattedra di Pietro la Santissima Colomba risiederà in eterno rivestendola nell’interezza del suo fulgore.»

29. L’ira santa di Dio

Gesù: «Oggi più che mai questo mondo sventato è spezzato dalla sua alleanza con il suo Creatore. L’umanità si è ribellata. Anche la Chiesa si fa centro di commercio e Iddio da tempo avrebbe alzato nella sua ira la sua mano sulla terra intera, ma la Madre Santissima è intervenuta per i Suoi figli presso il suo trono con il Cuore Immacolato trafitto. Lo espone e lo offre per tutte le creature. Ella richiama gli uomini ad essere ubbidienti alla sacra legge, a far ritorno nella riparazione al peccato con la penitenza e la preghiera, per riformarsi a vaso virgineo, sacro, benedetto, un tempio che ritorna limpido per far sì che Io possa tornare a dimorarvi. Ma non basterà l’intervento della Madre. Gli uomini nella massa non accoglieranno e allora ancora l’ira santa del Padre celeste verrà a colpire per ricondurre, nel suo patimento, la Chiesa e l’umanità per riportarli al suo bene, ad essere tempio di adorazione e preghiera.»

30. L’inferno

Gesù: «L’inferno, come il purgatorio, è luogo e uno stato: il luogo di ogni tenebra e oscurità, è uno stato di terrore ove le grida e le bestemmie dei dannati sono continue. Essi si odiano e si sbranano a vicenda. I diavoli sono bestie orripilanti che non fanno che dilaniare le anime devastandole senza posa. In questo luogo, come per il purgatorio, non è il medesimo posto per tutti: ognuno a secondo delle responsabilità della colpa e del male attuato ne patisce la sorte.

Ai suoi sprofondi c’è Satana e intorno a lui ci sono quei figli che più hanno ricevuto da Dio e ne hanno tradito i beni, come Giuda. Ci sono papi, alti ecclesiastici, sacerdoti, anime consacrate che hanno dissipato nel tradimento di ogni male, abusato e dissacrato le cose sante dell’Onnipotente. Egli, l’iniquo, le sbrana e le maciulla in un macabro rito che è perenne.»

 

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