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Non desiderare la roba d’altri

Guardatevi intorno. Chi sono i più allegri ed i più sani? Chi gode di una sana vecchiezza serena? I gaudenti? No. Quelli che onestamente vivono, lavorano e desiderano

(CEV) "L'Evangelo come mi è stato rivelato", Vol. 2, p.592,

Dice Gesù: "Dio dà ad ognuno il necessario. Questo è in verità. Cosa e necessario all'uomo? I1 fasto? Il grande numero di servi? Le terre i cui campi non si possono contare? I banchetti che vedono da un tramonto sorgere un'aurora? No. Necessario all'uomo è un tetto, un pane, una veste. L'indispensabile per vivere.

Guardatevi intorno. Chi sono i più allegri ed i più sani? Chi gode di una sana vecchiezza serena? I gaudenti? No. Quelli che onestamente vivono, lavorano e desiderano. Essi non hanno veleno di lussuria e rimangono forti. Non veleno di crapule e rimangono agili. Non veleno di invidie e rimangono allegri. Mentre chi desidera avere sempre più uccide la sua pace e non gode, ma precocemente invecchia, arso da livore o da abuso.

Potrei unire il comando del non rubare a quello del non desiderare ciò che è d'altri. Perché infatti il desiderio eccessivo spinge al furto. Non e che un passo lieve da questo a quello. E' illecito ogni desiderio? Io non dico questo. Il padre di famiglia, che lavorando nel campo o nell'officina desidera trarne di che assicurare pane alla prole, non pecca in verità. Anzi ubbidisce al suo dovere di padre. Ma quello che invece non desidera altro che godere di più, e si appropria di ciò che e d'altri per giungere a godere di più, costui pecca.

  1. L'invidia! Perché: che è il desiderio della cosa altrui se non avarizia e invidia? L'invidia separa da Dio, figli miei, e unisce a Satana. Non pensate che il primo che desiderò la roba d'altri fu Lucifero? Era il più bello degli arcangeli, godeva di Dio. Avrebbe dovuto esser contento di questo. Invidiò Dio e volle essere lui Dio e divenne il demonio. Il primo demonio.
  2. Secondo esempio: Adamo ed Eva tutto avevano avuto, godevano del terrestre paradiso, godevano dell'amicizia di Dio, beati nei doni di grazia che Dio aveva loro dati. Avrebbero dovuto accontentarsi di questo. Invidiarono a Dio la conoscenza del bene e del male e furono cacciati dall'Eden divenendo i proscritti invisi a Dio. I primi peccatori.
  3. Terzo esempio: Caino invidiò Abele per la sua amicizia col Signore. E divenne il primo assassino'. Maria, sorella di Aronne e Mosè, invidiò il fratello è divenne la prima lebbrosa della storia d'Israele. Potrei passo passo condurvi per tutta la vita del popolo di Dio, e vedreste che il desiderio smodato fece, di chi lo ebbe, un peccatore, e della nazione un castigo. Perchè i peccati dei singoli si accumulano e provocano i castighi delle nazioni, così come granelli e granelli e granelli di rena, accumulati in secoli e secoli, provocano una frana che sommerge i paesi e chi è m essi.

Vi ho sovente citato ad esempio i pargoli, perché semplici e fidenti. Oggi vi dico: imitate gli uccelli nella libertà dai desideri. Guardate. Ora e inverno. Poco cibo è nei frutteti. Ma si preoccupano essi nell'estate di accumularlo? No. Fidano nel Signore. Sanno che un vermolino, un granello, una mica, un ragnetto, una moschina sull'acqua, la potranno sempre catturare per il loro gozzetto. Sanno che un comignolo caldo, o un bioccolo di lana vi sarà sempre per il loro rifugio d'inverno, come sanno che, quando verrà il tempo in cui necessita loro avere fieni per i nidi e maggior pasto per la prole, ci sarà fieno fragrante sui prati, e succoso cibo nei frutteti e nei solchi, e di insetti sarà ricca l'aria e la terra. E cantano piano: "Grazie, Creatore, per quanto ci dai e ci darai", pronti ad osannare a piena gola quando nell'epoca degli amori godranno della sposa e si vedranno moltiplicati nella prole.

C'è creatura più lieta dell'uccello? Eppure che è la sua intelligenza rispetto a quella umana? Una scaglietta di silice rispetto ad un monte. Ma vi insegna. In verità vi dico che possiede la letizia dell'uccello colui che vive senza desiderio impuro. Egli si fida di Dio e lo sente Padre. Egli sorride al giorno che sorge e alla notte che cala, perché sa che il sole e suo amico e la notte è sua nutrice. Egli guarda senza rancore gli uomini e non teme le loro vendette, perché non li danneggia in alcun modo. Egli non trema per la sua salute ne per il suo sonno, perché sa che una vita onesta tiene lontane le malattie e dà dolce riposo. Non teme infine la morte perché sa che, avendo bene agito, non può. che avere il sorriso di Dio.

Anche il re muore. Anche il ricco muore. Non è lo scettro che allontana la morte né il denaro che compera l'immortalità. Come davanti al Re dei re e al Signore dei signori sono cosa risibile le corone e le monete, ma ha solo valore una vita vissuta nella Legge!"

 

Maria Valtorta: L'Evangelo come mi è stato rivelato

Maria Valtorta: L'Evangelo come mi è stato rivelato

 Livio FanzagaValutazione dell'Opera di Maria Valtorta di Padre Livio Fanzaga, sacerdote cattolico (Radio Maria): "E così vorrei dire proprio questo, cari amici, avendo io letto il Poema dell'Uomo-Dio (oggi "L'Evangelo come mi è stato rivelato", CEV, n.d.r.), quest'opera in 10 volumi per ben tre volte, e quindi essendo in grado ormai di valutarla nella sua complessità e nel suo valore, io mi sento di dire, cari amici, non conosco nessun commento al Vangelo più ortodosso, più edificante, più stimolante di questo, e quindi vorrei, cari amici, che accoglieste questo invito della Madonna a leggere quest'opera perchè è tutta vera (cioè: non contiene errori contro la fede e la morale della Chiesa Cattolica, ndr). Quindi leggete cari amici, perchè sicuramente ne trarrete grandi benefici per le vostre anime. Non è neanche difficile avere quest'opera, non costa molto; 10 volumi che possono essere per voi un nutrimento spirituale insostituibile"
Brani estratti dalle opere di Maria Valtorta con il permesso dell’editore Centro Editoriale Valtortiano srl, - Viale Piscicelli, 89/91 - 03036 Isola del Liri, (FR - Italia), al quale appartengono i diritti sulle opere di Maria Valtorta.