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Non nominare invano il Mio Nome

Comprendete il significato della parola del Dio del Sinai : “Invano” è quando, dire: “Dio”, non è mutazione in bene. Ed è peccato allora

(CEV) "L'Evangelo come mi è stato rivelato", Vol. 2, p. 534,

Dice Gesù: "È detto : “Non proferire invano il mio Nome" Quando è che lo si nomina invano? Solo quando lo si bestemmia? No. Anche quando lo si nomina senza rendersi degni di Dio. Può dire un figlio: “Amo il padre e l'onoro” se poi, a tutto quello che il padre da lui desidera, oppone opera contraria?

Non è dicendo : “padre, padre” che si ama il genitore. Non è dicendo “Dio, Dio” che si ama il Signore.

[...] Il Dio d'Israele è lo stesso Dio che ha creato tutti gli uomini. Perché impedire che i creati sentano l'attrazione del loro Creatore? Credete voi che i pagani non sentano qualcosa nel fondo del cuore, qualcosa di insoddisfatto che grida, che si agita, che cerca? Chi? Che? Il Dio ignoto.

E credete voi che se un pagano tende se stesso all'altare del Dio ignoto, a quell'altare incorporeo che è l'anima in cui sempre è un ricordo del suo Creatore, è l'anima che attende di esser posseduta dalla gloria di Dio, così come lo fu il Tabernacolo eretto da Mosé secondo l'ordine avuto, e che piange finché questo possesso non la tiene, Dio respinga il suo offrirsi come si respinge una profanazione? E credete voi che sia peccato quell'atto, suscitato da un onesto desiderio dell'anima che svegliata da appelli celesti dice : “Vengo” al Dio che le. dice : “Vieni”, mentre sia santità il corrotto culto di un d'Israele che offre al Tempio quanto avanza dal suo godimento, ed entra al cospetto di Dio e lo nomina, questo Purissimo, con anima e corpo che è tutta una verminaia di colpe? `

No. In verità vi dico che la perfezione del sacrilegio è in [colui] che con anima impura pronuncia invano il Nome di Dio. E' pronunciarlo invano quando, e stolti non siete, quando per lo stato dell'anima vostra sapete che inutilmente lo pronunciate. Oh! che Io vedo il volto sdegnato di Dio che si volge con disgusto altrove quando un ipocrita lo chiama, quando lo nomina un impenitente: E ne ho terrore, Io che pure non merito quel corruccio divino.

Leggo in più di un cuore questo pensiero : “Ma allora, fuorché i pargoli, nessuno potrà chiamare Iddio, perché dovunque nell'uomo è impurità e peccato”. No. Non dite così. È dai peccatori che quel Nome va invocato. È da coloro che si sentono strozzati da Satana e che vogliono liberarsi dal peccato e dal Seduttore. Vogliono. Ecco ciò che muta il sacrilegio in rito. Volere guarire. Chiamare il Potente per essere. perdonati e per essere guariti. Invocarlo per mettere in fuga il Seduttore.

È detto nella Genesi che il Serpente tentò Eva nell'ora in cui il Signore non passeggiava nell'Eden. Se Dio fosse stato nell'Eden“, Satana non avrebbe potuto esservi. Se Eva avesse invocato Iddio, Satana sarebbe fuggito. Abbiate sempre nel cuore questo pensiero. E con sincerità chiamate il Signore. Quel Nome è salvezza. Molti di voi vogliono scendere a purificarsi. Ma purificatevi il cuore, incessantemente, scrivendovi sopra con l'amore la parola : .Dio. Non bugiarde preghiere. Non consuetudinarie pratiche. Ma col cuore, col pensiero, con gli atti; con tutto voi stessi dite quel Nome : Dio. Ditelo per non essere soli. Ditelo per essere sostenuti. Ditelo per essere perdonati.

Comprendete il significato della parola del Dio del Sinai : “Invano” è quando, dire: “Dio”, non è mutazione in bene. Ed è peccato allora. “Invano” non è quando, come il battito di sangue nel cuore, ogni minuto del vostro giorno, e ogni vostra onesta azione, bisogno, tentazione, dolore, vi riporta sulla labbra la figliale parola d'amore : “Vieni, Dio mio!” Allora, in verità, non peccate nominando il Nome santo di Dio.

 

Maria Valtorta: L'Evangelo come mi è stato rivelato

Maria Valtorta: L'Evangelo come mi è stato rivelato

 Livio FanzagaValutazione dell'Opera di Maria Valtorta di Padre Livio Fanzaga, sacerdote cattolico (Radio Maria): "E così vorrei dire proprio questo, cari amici, avendo io letto il Poema dell'Uomo-Dio (oggi "L'Evangelo come mi è stato rivelato", CEV, n.d.r.), quest'opera in 10 volumi per ben tre volte, e quindi essendo in grado ormai di valutarla nella sua complessità e nel suo valore, io mi sento di dire, cari amici, non conosco nessun commento al Vangelo più ortodosso, più edificante, più stimolante di questo, e quindi vorrei, cari amici, che accoglieste questo invito della Madonna a leggere quest'opera perchè è tutta vera (cioè: non contiene errori contro la fede e la morale della Chiesa Cattolica, ndr). Quindi leggete cari amici, perchè sicuramente ne trarrete grandi benefici per le vostre anime. Non è neanche difficile avere quest'opera, non costa molto; 10 volumi che possono essere per voi un nutrimento spirituale insostituibile"
Brani estratti dalle opere di Maria Valtorta con il permesso dell’editore Centro Editoriale Valtortiano srl, - Viale Piscicelli, 89/91 - 03036 Isola del Liri, (FR - Italia), al quale appartengono i diritti sulle opere di Maria Valtorta.