
(D1020) Fai il segno della Croce e leggi tutto senza fretta
§1: È necessario avere una certa conoscenza del tempo che verrà...
§2: Chi cercate?
§3: Sono il Re delle nazioni
§4: Voglio regnare e quello che voglio lo faccio
§1
«È necessario avere una certa conoscenza del tempo che verrà per mantenere fede e tenacia nei tempi che lo precederanno.
Sì, dobbiamo rimanere fiduciosi, tenaci, ferventi e sempre in preghiera. È attraverso la preghiera e la fiducia, la tenacia e l'abbandono alla Provvidenza Divina che sarete disponibili alla Grazia e tutti voi, coloro che entreranno nella Beatitudine Celeste e coloro che entreranno nella Nuova Era, tutti voi sarete i Miei figli amati e più cari.
Il vostro abbandono alla Divina Provvidenza sia totale, non temete nulla, non desiderate nulla di diverso da ciò che vi viene offerto: la vita in Cielo o la vita sulla Terra. Se accettate tutto, sarete come Gesù Cristo e la Beata Vergine, sulla Croce e ai suoi piedi, insieme, in totale unione e interamente sottomessi alla Volontà Divina.
Qualsiasi cosa accada, accettatela; qualsiasi cosa accada, ringraziate Dio Padre, Figlio e Spirito Santo per il cammino su cui vi sta conducendo.
È in questa sottomissione alla Volontà Divina che voglio i Miei figli, interamente fiduciosi, interamente sottomessi, interamente ferventi, uniti a Me e alla Mia Santa Madre, senza rifiutare nulla, senza contestare nulla, senza fuggire nulla.
§2
Rileggete il Vangelo della Mia Passione, i quattro Vangeli, alcuni dei quali si aggiungono alla storia raccontata dai Miei apostoli e dai Miei discepoli. Guardate anche l'autorità di Gesù Cristo, che chiede:
“Chi cercate?” E quando risposi: “Io sono”, la coorte di armati e le guardie indietreggiarono e caddero a terra (Gv 18,6).
In quel momento, mostrai loro la supremazia che avevo su di essi, ma mi arresi, lasciandomi incatenare e condurre via.
§3
Sono il Re delle nazioni e Papa Pio XI [1], nella sua enciclica “Quas Primas” [2] dell'11 dicembre 1925, quasi 100 anni fa, istituì la Mia festa, quella di Cristo Re; questa regalità si estende ai poteri legislativo, giudiziario ed esecutivo.
Questo Regno è spirituale, naturalmente, ma sulla terra gli uomini sono tenuti a sottomettersi alle Leggi di Dio date a Mosè (Es. 20, 1-17) per tutti gli uomini.
Il ruolo della Santa Chiesa è quello di trasmettere queste Leggi, di spiegarle e di farle applicare.
Per questo sono Re, il Re delle nazioni, dei popoli, delle famiglie e delle menti.
Sono il Re dei popoli, di tutto ciò che vive sulla terra e nei mari. E così come sono il Re di tutto ciò che vive, il Regno di Dio è nelle anime dei Miei fedeli e nei Cieli.
Io sono il Re, l'Altissimo, il Re dei re, e ogni impero Mi è soggetto. La [nazione della Torre Eiffel] è la figlia maggiore della Mia Chiesa, ma è apostata, le chiese sono state svuotate e Io devo riempirle di nuovo.
§4
Voglio essere adorato, amato, accolto nelle chiese e nelle case di tutti, voglio regnare in tutti i cuori.
Voglio regnare e quello che voglio lo faccio.
Per questo regnerò, ripopolerò la Mia Terra con gente buona e fedele che Mi obbedirà, Mi loderà e Mi benedirà.
Sì, gli uomini saranno buoni e pii servitori del Figlio di Dio, Gesù Cristo, il Sovrano Regnante delle nazioni.
Questa dignità regale sarà rispettata, sarà il punto di riferimento per ogni azione umana e così resterò con il Mio popolo in una terra bella e fertile. Gli uomini la lavoreranno con gratitudine ed essa produrrà i suoi frutti senza cure o parassiti.
Io sono l'Altissimo, l'Onnipotente, e sono desideroso di rinnovare la Mia opera. Sono il Redentore, il Salvatore e mi manifesterò presto al Mio popolo. Ho già annunciato che verrò nei cuori e coloro che Mi riceveranno saranno traboccanti di amore e di nuovo fervore.
Sì, tornerò perché la terra si sta perdendo e, senza il Mio intervento, non potrà risorgere. Sta cadendo nell'abisso, le sue leggi stanno diventando inique e il Principe di questo mondo è diventato il vero padrone di tutti coloro che tengono le redini delle loro nazioni.
Quelli che resistono sono pochi e lontani tra loro, e la pressione su di essi è grande. Resisteranno?
Pregate, figli Miei, per questi buoni e rari capi di Stato che lottano per il bene del loro popolo e che sono odiati dai rappresentanti di Satana. Rimarranno nel Mio Amore e i Miei angeli li guideranno.
Gli angeli Mi hanno assistito durante la Mia Passione, affinché potessi resistere al dolore, alla sofferenza, alle Mie pene, al Mio soffocamento. Gli ero grato e, con il loro aiuto, sono rimasto lucido e sereno nella Mia Anima. Porto il Mio aiuto e mando i Miei angeli a questi capi di stato esitanti e oppressi dai prepotenti, affinché anch'essi non si pieghino e rimangano degni della fiducia del loro popolo».
- Pio XI (nato il 31 maggio 1857 a Desio, Lombardia, Impero austriaco [ora in Italia] - morto il 10 febbraio 1939 a Roma, Italia) è stato un papa italiano dal 1922 al 1939, uno dei più importanti pontefici moderni. Il suo motto papale, “Pax Christi in regno Christi” (“La pace di Cristo nel regno di Cristo”), illustrava la sua opera di costruzione di una nuova cristianità basata sulla pace nel mondo. Ordinato nel 1879, divenne studioso, paleografo e prefetto della biblioteca vaticana. Nunzio in Polonia nel 1919, fu nominato cardinale e arcivescovo di Milano nel 1921 da Papa Benedetto XV, al quale fu eletto come successore il 6 febbraio 1922. Il pontificato di Pio fu presto testimone dell'ascesa al potere di Benito Mussolini, che firmò con lui (11 febbraio 1929) il Trattato Lateranense che consentiva l'esistenza dello Stato indipendente della Città del Vaticano, su cui il Papa governava. Il papato, a sua volta, riconobbe l'istituzione del Regno d'Italia e annunciò la neutralità permanente nei conflitti militari e diplomatici del mondo. Pio concordò inoltre che il papa sarebbe intervenuto negli affari esteri non come capo di uno Stato sovrano, ma come capo della Chiesa (Britannica).
- Enciclica di Papa Pio XI “Quas Primas”: leggi...
Fonte srbeghe.blog