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Voglio spiegarvi come Mia Madre ha vissuto la Mia Passione, Crocifissione e Morte. Maria Corredentrice del genere umano

Le sofferenze di Mia Madre durante la Mia Passione e Crocifissione furono eccessive, tanto da demolirla all'interno

photoConvertitevi, è urgente! “Non mi stancherò mai, finché sarò viva, finché Cristo mi terrà in vita, griderò, griderò sempre: Fratelli, per favore convertitevi! Fratelli, per favore convertitevi, è urgente! Non perdete tempo, è urgente! Perché molti aspettano grandi eventi a poco a poco, No! I grandi eventi accadranno nel giro di giorni! Tutti! E arriverà l'Avvertimento! [...] Confidiamo nella parola di Cristo e chiediamo allo Spirito Santo il discernimento per non prendere decisioni sbagliate" –Luz de Maria.

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§1: Il Suo dolore era immenso
§2: Eravamo entrambi accomunati dalla stessa sofferenza
§3: Io sono l'Immacolata Concezione

Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo

§1

(Lettura: 4 min)
«Miei cari, voglio spiegarvi come Mia Madre ha vissuto la Mia Passione, la Mia Crocifissione e la Mia Morte. Poi come ha vissuto i giorni successivi.

Il Suo dolore era immenso, ma sapeva che Io ero Dio e che nulla poteva accadere al di fuori della Mia Volontà. Pianse molto perché quello che stavo passando era molto crudele e non lo si augurava al proprio peggior nemico.

Passio

Accettò ogni momento senza ribellarsi, così come Io lo accettai in totale sottomissione alla Volontà di Mio Padre. Quando morì e fui deposto dalla Croce, il Suo Cuore fu straziato. Sì, le si spezzò [il Cuore], ma Lei comprendeva il motivo delle Mie sofferenze e della Mia Morte. Lo sapeva, ma ciò non diminuì il Suo dolore.

E quando quella sera [del venerdì] tornò a casa con Giovanni, abbattuta e sbalordita, sapeva che la Risurrezione era vicina e non smise di pregare, unendosi a Me e a Dio Trinità in attesa del noto momento di gloria e vittoria. Era intensamente unita a Me e, pregando, aspettava.

Giovanni non sapeva, anche se avrebbe dovuto ricordare le Mie parole, mentre Mia Madre sapeva, aveva Fede e in quei momenti di profonda costernazione, teneva la futura Chiesa sulle Sue spalle e nel Suo Cuore. Madre della Chiesa, l'aveva partorita e la Chiesa è nata. La partorì dopo un intenso dolore ma, ferma nella Sua Fede, non dubitò mai.

È così che la Madre Mia si è guadagnata il titolo di Madre della Santa Chiesa e lo merita assolutamente.

Passio

Ella apre le sue braccia a tutti i Suoi figli, li aspetta tutti, proprio come ho detto:

“E Io, innalzato da terra, attirerò a me tutti gli uomini” (Gv 12, 32).

Sapevo perché stavo sopportando questa Passione e anche Mia Madre lo sapeva. Eravamo uniti nella sofferenza come lo eravamo stati fin dalla Mia nascita, la Mia vita non aveva segreti per Lei, conosceva Suo Figlio anche se era Dio e aveva il più grande e profondo attaccamento a Dio.

Anche se non è riportato nei Vangeli, ma non poteva essere altrimenti, le sono apparso subito dopo la Mia Resurrezione, ero vittorioso, glorioso e molto Vivo [1].

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[1] Questa affermazione del Signore “apparso subito dopo la Mia Resurrezione” alla Madre, corrisponde 100 % alla visione di Maria Valtorta, del 21 febbraio 1944, riportata nell’opera sulla Vita del Redentore (dettati e visioni), "L'Evangelo come mi è stato rivelato". Vol. 10, capitolo 618, Centro Editoriale Valtortiano (CEV) (info alla fine della sezione); "L'Evangelo come mi è stato rivelato" è un dono del Cielo all’umanità per sostenere il Resto fedele durante questi tempi ultimi di apostasia e confusione della Chiesa cattolica:

Gesù risorto appare alla Madre. “Maria ora è prostrata col volto a terra (nella stanza adiacente al Cenacolo). Pare una povera cosa abbattuta. Pare quel fiore morto di sete di cui Ella ha parlato. La finestra chiusa si apre con un impetuoso sbattimento delle pesanti imposte e, col raggio del primo sole, entra Gesù.

Maria, che s’è scossa al rumore e che alza il capo per vedere che vento abbia aperto le imposte, vede il suo raggiante Figlio: bello, infinitamente più bello di quando ancora non aveva patito, sorridente, vivo, luminoso più del sole, vestito di un bianco che par luce tessuta, e che si avanza verso di Lei.

Ella si raddrizza sui ginocchi e, congiungendo le mani sul petto, in croce, dice con un singhiozzo che è riso e pianto: «Signore, mio Dio». E resta così rapita nel contemplarlo, col viso tutto lavato di lacrime ma fatto sereno, pacificato dal sorriso e dall’estasi.

Ma Egli non la vuole vedere, la sua Mamma, in ginocchio come una serva. E la chiama, tendendole le Mani dalle cui ferite escono raggi che fanno ancor più luminosa la sua Carne gloriosa: «Mamma!». Ma non è la parola accorata dei colloqui e degli addii avanti la Passione, né il lamento straziato dell’incontro sul Calvario e dell’agonia. È un grido di trionfo, di gioia, di liberazione, di festa, di amore, di gratitudine. E si curva sulla sua Mamma, che non osa toccarlo, e le mette le sue Mani sotto i gomiti piegati, e la alza in piedi e la stringe al Cuore e la bacia.

Oh! allora Maria comprende che non è una visione, che è il Figlio realmente risorto, che è il suo Gesù, il Figlio che l’ama da Figlio ancora. E con un grido gli si getta al collo e lo abbraccia e lo bacia, ridendo nel pianto.”

Mia Madre ne fu trasformata, come se fosse già nelle altezze del Cielo. Non disse nulla al riguardo perché Dio stava dirigendo il Suo Piano e la Sua futura Santa Chiesa.

§2

Le sofferenze di Mia Madre durante la Mia Passione e Crocifissione furono eccessive, tanto da demolirla all'interno.

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Ma si alzò in piedi e si rivolse a Dio per appoggiarsi a Lui. Lui la sorreggeva come se le tenesse i gomiti, altrimenti non sarebbe riuscita a resistere. Ma la Sua volontà era quella di rimanere con Suo Figlio e questo aiuto invisibile le impedì di crollare.

Rimase in piedi, stoica (per tutto il tempo della Crocifissione, agonia e morte sulla Croce), a guardare suo Figlio, incoraggiandolo con il suo sguardo lacrimoso ma coraggioso, e Lui stesso trovò un po' di consolazione nel vederla così accanto a Lui [2].

Passio
[2] 100 % come riportato ne “L’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta, Volume IX, capitolo 609: “La Crocifissione, la Morte e la Deposizione dalla Croce”.

Sapevo tutto quello che Ella stava provando ed eravamo entrambi accomunati dalla stessa sofferenza. La Mia sofferenza era totale, sia morale che fisica; Mia madre soffriva allo stesso modo, ma le sue ferite erano interne.

Mi presi cura di lei affidandola al Mio amato discepolo e lei accettò umilmente questa estrema premura del Figlio di Dio e di sé stessa, Sua Madre.

 

§3

Grazie al Santo Sacrificio, ottenne retroattivamente l'esonero dal peccato originale, il candore immacolato della sua anima e il titolo di Madre del Salvatore.

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“Io sono l'Immacolata Concezione”, disse a Lourdes alla sua devota Bernadette, e acquisì questo titolo ai piedi della Croce.

Attraverso la Croce, il Signore Gesù riparò la sua creazione, restituendole la sua grazia, il suo attaccamento divino e tutta la sua bellezza interiore.

Il diavolo non era più l'unico padrone a bordo; la Santissima Vergine riparò il peccato di Eva, seguito da quello di Adamo, e la creatura tornò ad essere gradita a Dio. La grazia tornò a inondare la terra e gli uomini ignoranti, rovinati dal peccato, poterono di nuovo rivolgersi a Dio Padre, loro Padre per grazia del Figlio in unione con lo Spirito Santo.

Ora vi aspetto, figli Miei, fratelli Miei, amati Miei, siete Miei, redenti e degni di Me finché Mi seguite e Mi desiderate.

Vi benedico, vi amo, vi aspetto!

Nel Nome (+) del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Così sia.

Il vostro Salvatore Crocifisso e il vostro Dio».

 

L’Evangelo come mi è stato rivelato

Maria Valtorta: L'Evangelo come mi è stato rivelato

L’Evangelo come mi è stato rivelato è l’opera principale di Maria Valtorta. Quest’opera completa straordinaria narra la vita terrena di Gesù, dalla nascita e infanzia della Vergine Maria fino alla Passione, Morte, Resurrezione e Ascensione del Redentore, includendo anche i primordi della Chiesa e l’assunzione di Maria. Conosciuta come “La Penna di Dio”, Maria Valtorta ha saputo descrivere con profondità spirituale e ricchezza letteraria i tre anni della vita pubblica di Gesù, dando vita a un capolavoro di ispirazione cristiana. L’opera, amatissima da lettori di tutto il mondo, è disponibile sia in formato cartaceo che digitale, per rispondere alle esigenze di un pubblico moderno sempre più interessato alla lettura spirituale (Centro Editoriale Valtortiano CEV)

 

Fonte srbeghe.blog