
(D2021) Fai il segno della Croce e leggi tutto senza fretta
§1: Nato in una mangiatoia in Israele
§2: Sono il Signore e non sono un mito. Sono molto reale
§3: La mangiatoia è la Venuta del Messia per ognuno di voi
§4: Sono nato a Betlemme
§1
«Io sono il Signore, e questo è ciò che penso della rappresentazione del presepe in Piazza San Pietro a Roma: la Natività è stata un tempo speciale di grazia per l'umanità, la nascita del Salvatore, Dio, che è venuto sulla terra per salvare l'umanità.
Se vogliamo rappresentarlo come un'attrazione turistica, allora sì, andiamo a visitare l'America del Sud (riferimento al Presepe in San Pietro del 2021).
Se vogliamo pregare, allora rappresentiamolo così com'era: nato in una mangiatoia in Israele, a Betlemme, proprio come avevano predetto le profezie. Siamo realisti, siamo pii e onoriamo la realtà.
§2
Io sono il Signore e non sono un mito. Sono molto reale e chiamo davvero tutti gli uomini a Me. Non chiamo quelli che Mi rifiutano, li chiamo alla conversione, sì, ma non è folklore; e se non Mi vogliono, vado per la Mia strada.
Figli Miei, la religione cattolica non è turismo, non è folclore, non è una storia da ricordare. È attuale, è la vostra realtà attuale, è la vostra realtà a cui dovete aggrapparvi, non è un divertimento né un racconto.
A Roma, città della sede di Pietro, i presepi dovrebbero ispirare pietà, meditazione, preghiera e meraviglia spirituale.
Roma è la sede del Vicario di Cristo, di colui che rappresenta Gesù Cristo, e Gesù Cristo è venuto per salvarvi, non per portarvi in viaggio attraverso le varie terre della terra.
Roma è, in un certo senso, la Città di Dio, e gli uomini che si recano in questo Cuore terreno di Dio devono trovare Lui, solo Lui, e tutto deve portare il Suo segno, la Sua impronta, il Suo sigillo, che è soprattutto la pietà, la riverenza, l'ammirazione dell'anima per la Grandezza di Dio, per la Sua Umiltà nello scegliere di venire tra gli umili degli uomini.
§3
La mangiatoia è la Venuta del Messia per ognuno di voi, ed è questo che ogni presepe deve sforzarsi di magnificare.
Non sono venuto sulla luna; i costumi da cosmonauta non sono adatti a Dio, come non lo era il presepe romano nel 2020, che non era molto apprezzato dai fedeli visitatori.

Presepe in Piazza San Pietro del 2020
Non sono nemmeno nato in Perù, come vorrebbe far credere la culla del 2021.

Presepe in Piazza San Pietro del 2021
Non sono un turista, né la Mia Morte in Croce è stata un espediente. Che gli uomini della religione cattolica si diano una regolata e tornino a essere pii, dignitosi e realistici!

Anno 2023: Il presepe, ideato da san Francesco d’Assisi a Greccio nel 1223, compie otto secoli. Finalmente a Piazza San Pietro un bel presepe! Infatti, dopo qualche anno di tribolazione per alcuni allestimenti artistici che in pochi hanno veramente apprezzato, in Piazza San Pietro è stato preparato un presepe i cui canoni della bellezza artistica e i contenuti cristiani non sono stati mortificati. Accanto alle statue di Maria e Giuseppe, quella di San Francesco che allarga le braccia come a voler adorare e accogliere il Bambino Gesù. Nella rappresentazione si fa riferimento anche ai quattro Santuari francescani e alla città di Rieti. Tutti i personaggi sono stati realizzati a grandezza naturale, in terracotta dipinta, e con indosso gli abiti del 1200. Insomma, una rappresentazione della sacra Natività godibile da tutti i visitatori, nel silenzio suggerito dalla contemplazione del Mistero.
§4
Voglio che queste Riflessioni Divine sulle rappresentazioni (del Presepe in Piazza San Pietro, in Roma) che la gente fa di Me vengano pubblicate, perché Io sono Dio e non gradisco che si distorca la Mia Storia.

La Grotta della Natività, situata all'interno della Chiesa della Natività di Betlemme, è il luogo stesso in cui è nato Gesù. Questa piccola grotta è il luogo in cui la Vergine Maria diede alla luce il Salvatore, dove Giuseppe sostenne e si prese cura di Maria e di Gesù. In questo luogo sacro, la luce di Cristo è entrata nel mondo, non in un palazzo, ma in una semplice grotta, mostrandoci l'amore infinito di Dio, un amore che è entrato nel mondo non attraverso la ricchezza o il potere, ma attraverso la pace e la grazia.
Sono nato a Betlemme, ho insegnato nella Mia Giudea natia e nelle province vicine, sono morto lasciando alla Mia Chiesa il compito di riprendere la Mia fiaccola e di istruire i popoli e coloro che tra loro vorranno ascoltarmi.
Io do loro il frutto della Mia Passione e della Mia Croce, il Mio Corpo, il Mio Sangue e tutti i Sacramenti, e la Santa Chiesa nei suoi rappresentanti ha il dovere di onorarmi, di rispettarmi, di non giocare con l'immaginario, di essere retta e di farmi rispettare e amare.
Vi benedico, figli Miei, e comprendo la necessità di serietà, realismo e pietà».
Fonte srbeghe.blog