Mezzi di salvezza
Dice Maria: (Maria Madre e Maestra, Vol. 1) —
"Figli miei, sono qui con voi. Sono la fonte della vostra gioia. Io vedo i vostri affetti, vedo le vostre preoccupazioni, misuro le vostre possibilità, vedo le vostre debolezze e voglio darvi il mio grande conforto e aiuto. Voglio che voi siate felici. Io sono la Vergine della Risurrezione e come tale v'invito a godere della mia immensa gioia per un triplice motivo.
Il primo motivo è la risurrezione del mio Figlio. Egli è tornato vivo dai morti. Egli, che era morto di una morte vera, ha ripreso quella vita corporale che aveva perso sul legno della croce e si è potuto mostrare a me in corpo, sangue, anima e divinità: era proprio lui, il mio Figlio divino che io avevo concepito, partorito, nutrito e cresciuto.
Come posso dirvi la gioia immensa del mio primo incontro con Lui, il cui corpo era trasfigurato, leggero e bellissimo come non l'avevo visto mai?
Figli, per quell'incontro e per la gioia che il mio Gesù mi donò in quell'istante, io volentieri avrei sofferto tutte le pene del mondo. Il suo sguardo sfavillava di una luce fulgidissima, il suo sorriso mi mostrava tutta la sua bellezza e nel mio abbraccio materno potei misurare la potenza e l'immensità del suo amore.
Così, figli, io vi esprimo la mia gioia e ve la partecipo perché voi pure abbiate a goderne. La sua risurrezione è pegno della vostra. Voi ve la preparate, voi dovete desiderare questa risurrezione. Quando un'anima in peccato si concilia con Dio e riprende il primitivo splendore, avviene una vera risurrezione dalla vita di peccato a quella della grazia. È come se il corpo del peccatore, sepolto da lungo tempo e ricoperto di piaghe e di fetore, si purificasse improvvisamente e tornasse con le carni fresche e colorite a vivere in mezzo agli uomini.
Le anime sono fatte a immagine di Dio, ma quando la lebbra del peccato le ricopre, esse sono come cadaveri ambulanti, ripugnanti a Dio e qualche volta anche agli uomini, ma non sempre a questi ultimi, perché il loro sguardo, non scorgendo le anime, non sempre arriva a scoprire l'infinita bruttezza del peccato.
Quando però l'anima purificata risorge dallo stato di colpa, io godo ancora come nella risurrezione di mio Figlio di una immensa gioia. Volete procurare dunque a me questa gioia infinita? Volete voi pure godere di questa risurrezione?
Io so che molti miei figli sono morti alla vita della grazia e che voi potete aiutarmi nell'opera di ricupero di questi peccatori. Voi potete offrirmi qualche sacrificio, le vostre lacrime, le vostre sofferenze. Invece di lamentarvi coi vostri fratelli, trasformatele, vi prego, in mezzi di salvezza.
Avrete la consolazione di vedere, un giorno, molte anime venirvi incontro e ringraziarvi per essere stati mezzi di salvezza, e la risurrezione loro sarà gioia immensa per voi.
Verrà un giorno in cui, chiamati dalle trombe angeliche, tutti gli uomini riprenderanno il loro corpo che dovrà partecipare al premio o alla pena eterna e allora gli eletti, coloro che avranno vissuto bene e praticata la carità, saranno fulgidi nel loro corpo e splenderanno come il mio Gesù.
Figli, volete anticiparmi la gioia di quell'incontro? Vivete con i vostri pensieri e desideri nel cielo, vivete la vostra vita come dei veri risorti fin da questo mondo. Non lasciatevi attirare ed atterrire dalle cose del mondo che passano presto e valgono poco. Sappiate usare delle cose della terra per il bene dell'anima vostra e per aiutare i fratelli.
Figli, vi benedico."
Maria Madre e Maestra
"CENACOLO DELLA DIVINA MISERICORDIA",
Viale Lunigiana 30, 20125 Milano, Italia