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Una corona di dodici stelle

La corona è il segno della regalità. Essa è composta da dodici stelle, perché diviene il simbolo della mia materna e regale presenza nel cuore stesso del popolo di Dio

Una corona di dodici stelle

«Figli prediletti, oggi guardate al candore immacolato della vostra Mamma Celeste. Sono la Immacolata Concezione.

Sono la sola creatura esente da ogni macchia di peccato, anche di quello originale. Sono tutta bella: tota pulchra. Lasciatevi avvolgere dal mio manto di bellezza, perché anche voi siate illuminati dal mio candore di cielo, dalla mia luce immacolata.

Sono tutta bella, perché chiamata ad essere la Madre del Figlio di Dio ed a formare il verginale virgulto, da cui deve sbocciare il Fiore divino. Per questo il mio disegno si inserisce nel mistero stesso della vostra salvezza. Al principio, sono annunciata come la nemica di Satana, colei che otterrà su di lui la completa vittoria. "Porrò inimicizia fra te e la Donna, tra la tua e la sua discendenza; Essa ti schiaccerà il capo, mentre tenterai di mordere il suo calcagno".

Alla fine, sono vista come la Donna vestita di sole, che ha il compito di combattere contro il Drago rosso ed il suo potente esercito, per vincerlo, per legarlo e cacciarlo nel suo regno di morte, perché sul mondo possa regnare solo Cristo.

Eccomi allora presentata dalla Divina Scrittura nel fulgore della mia materna regalità: "e un altro segno apparve nel cielo: una Donna, vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle". Attorno al mio capo vi è dunque una corona di dodici stelle.

La corona è il segno della regalità. Essa è composta da dodici stelle, perché diviene il simbolo della mia materna e regale presenza nel cuore stesso del popolo di Dio.

Le dodici stelle indicano le dodici tribù di Israele, che compongono il popolo eletto, scelto e chiamato dal Signore a preparare la venuta nel mondo del Figlio di Dio e del Redentore.

Poiché Io sono chiamata a diventare la Madre del Messia, il mio disegno è quello di essere il compimento delle promesse, il germoglio verginale, l'onore e la gloria di tutto il popolo di Israele. Infatti la Chiesa mi esalta con queste parole: "Tu gloria di Gerusalemme; Tu letizia di Israele; tu onore del nostro popolo" .

Per questo le tribù di Israele formano dodici gemme preziose del diadema che circonda il mio capo, per indicare la funzione della mia materna regalità.

Le dodici stelle significano anche i dodici Apostoli, che sono il fondamento su cui Cristo ha fondato la sua Chiesa.

Mi sono trovata sovente con loro, per incoraggiarli a seguire ed a credere in Gesù, durante i tre anni della sua pubblica missione. Al loro posto, assieme a Giovanni, Io stavo sotto la Croce, nel momento della crocifissione, dell'agonia e della morte di mio figlio Gesù. Con loro ho partecipato alla gioia della sua resurrezione; accanto ad essi, raccolti in preghiera, ho assistito al momento glorioso della Pentecoste.

Durante la mia terrena esistenza sono rimasta accanto a loro con la mia preghiera e la mia presenza materna per aiutarli, formarli, incoraggiarli e sospingerli a bere il calice che dal Padre Celeste era stato per loro preparato. Sono così Madre e Regina degli Apostoli che, attorno al mio capo, formano dodici stelle luminose della mia materna regalità.

Sono Madre e Regina di tutta la Chiesa. Le dodici stelle significano anche una nuova realtà. L'Apocalisse infatti mi vede come un grande segno nel cielo: Donna vestita di sole, che combatte il Drago ed il suo potente esercito del male. Allora le stelle attorno al mio capo indicano coloro che si consacrano al mio Cuore Immacolato, fanno parte della mia schiera vittoriosa, si lasciano guidare da me per combattere questa battaglia e per ottenere alla fine la nostra più grande vittoria.

Così tutti i miei prediletti ed i figli consacrati al mio Cuore Immacolato, chiamati ad essere oggi gli Apostoli degli ultimi tempi, sono le stelle più luminose della mia regale corona. Le dodici stelle, che formano la luminosa corona della mia materna regalità, sono costituite dalle tribù di Israele, dagli Apostoli e dagli Apostoli di questi vostri ultimi tempi. Allora, nella festa della mia Immacolata Concezione, chiamo tutti voi a fare parte preziosa della mia corona e a diventare le stelle brillanti, che diffondono, in ogni parte del mondo, la luce, la grazia, la santità, la bellezza e la gloria della vostra Mamma Celeste».

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Storia del Movimento Sacerdotale Mariano

Libro Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna

Don GobbiL’8 maggio 1972 don Stefano Gobbi partecipa ad un pellegrinaggio a Fatima e, nella Cappellina delle Apparizioni, si trova a pregare per alcuni Sacerdoti che, oltre a tradire personalmente la loro vocazione, tentano di riunirsi in associazioni ribelli all’autorità della Chiesa. Una forza interiore lo spinge ad avere fiducia nell’amore di Maria. La Madonna, servendosi di lui come di un umile e povero strumento, raccoglierà tutti quei Sacerdoti che accetteranno l’invito a consacrarsi al suo Cuore Immacolato, ad essere fortemente uniti al Papa ed alla Chiesa a Lui unita, a portare i fedeli nel sicuro rifugio del suo Cuore materno.Si sarebbe formata cosi una schiera potente, diffusa in tutte le parti del mondo e raccolta non con mezzi umani di propaganda, ma con la forza soprannaturale che scaturisce dal silenzio, dalla preghiera, dalla sofferenza, dalla fedeltà costante ai propri doveri.
Don Stefano chiese interiormente alla Madonna un piccolo segno di conferma che Ella, prima della fine dello stesso mese, puntualmente gli diede a Nazareth, nel Santuario dell’Annunciazione. L’origine del Movimento Sacerdotale Mariano risale a questa semplice ed interiore ispirazione che, in Fatima, don Stefano ha avuto nella preghiera. Ma che cosa si doveva poi fare in concreto? Nell’ottobre dello stesso anno si tenta un timido avvio, con un incontro di preghiera e di amicizia fra tre Sacerdoti nella parrocchia di Gera Lario (Como); si diede notizia di questo Movimento su qualche giornale e rivista cattolica.
Nel marzo 1973 i Sacerdoti iscritti erano una quarantina. Nel settembre dello stesso anno, a S. Vittorino presso Roma, si tenne il primo raduno nazionale con la partecipazione di 25 sacerdoti, tra gli ottanta che ormai si erano iscritti. Dal 1974 si iniziarono i primi Cenacoli di preghiera e di fraternità fra i Sacerdoti ed i fedeli; essi progressivamente si diffusero in Europa ed in ogni parte del mondo.Fino alla fine del 1995 don Stefano Gobbi ha visitato più volte i cinque continenti per presiedere i Cenacoli Regionali, facendo circa 900 voli di aereo e numerosi viaggi in macchina e in treno ed ha fatto 2.210 Cenacoli, di cui 1.015 in Europa, 840 in America, 97 in Africa, 116 in Asia e 142 in Oceania.Questo costituisce una prova di come il Movimento, in questi anni, si sia ovunque mirabilmente diffuso.
Il Libro non è in vendita nelle librerie; è possibile trovarlo richiedendolo ai Responsabili regionali del Movimento Sacerdotale Mariano: Movimento Sacerdotale Mariano, via Terruggia, 14 - 20162 Milano - Italia