Se il seme non muore non produce frutto

Dice Gesù (Gesù Nostro Maestro, Vol. 1) - "Figli miei, sono il vostro Gesù di Misericordia e di amore infinito e sono qui per invitarvi a trascorrere questi giorni di preparazione alla festa più gioiosa della mia Mamma con fede e con amore, auspicando che a voi pure sia riservata la stessa sorte nell'ultimo giorno. Anzi che sia lei stessa, la mia dolcissima Genitrice (assieme alla schiera dei suoi Angeli), che, venendovi incontro, vi introduca in quel luogo di delizie dove ognuno di voi troverà preparato il suo posto.

Occorre però ricorrere al suo aiuto e mettere in pratica gli insegnamenti, che Ella ha donato a voi nella sua vita mortale, e che ancora vi dona tramite questo strumento.

Per fissarvi meglio nella mente quanto vi sto dicendo, vi ricordo una frase che è scritta nel Vangelo: «Se il seme non muore nel terreno, non produce frutto».

Questa frase la voglio riferire a Lei, che fu la vittima volontaria per la salvezza dei suoi figli. A Lei che, nel nascondimento e nell'umiliazione, compì la missione che Dio le aveva assegnato, Ella fu veramente il seme che produsse il grande albero della vita: Cristo Gesù e attorno a Lui e in Lui tutti i figli della Chiesa.

Ognuno di voi, qui presente, deve essere a sua imitazione quel piccolo seme.

Ricordate che un seme esposto al vento e al sole non potrà mai crescere fino a diventare albero. Ecco che cosa vi chiedo perché possiate crescere in virtù: che per mezzo della sofferenza, delle lacrime e delle umiliazioni abbiate a far morire l'amor proprio e quanto di umano è in voi.

Perché molte volte piangete per non voler sopportare le vostre pene? Santificate le vostre lacrime che devono innaffiate il seme di vita eterna.

Figli, nulla è incompreso alla vostra Mamma di ciò che passa nel vostro cuore. Ella ha sofferto le mie pene, le sue e le vostre; per questo ha potuto essere madre di tanti figli e il suo albero ha prodotto tanti germogli.

Ogni madre paga con le sofferenze lo spuntare di un nuovo fiore. Ella ha pagato per tutti, perché il suo soffrire, unito intimamente al mio, assume un valore infinito.

Figli, voi siete molto limitati nella vostra forza e nelle vostre possibilità; ma la vostra croce è a misura delle vostre spalle. Non lamentatevi dunque, ma sappiate soffrire ed offrire. La vostra famiglia spirituale crescerà a dismisura, perché molti verranno presso di voi per ricevere alimento e vita.

Non vi spaventi l'umiliazione, anzi cercatela con desiderio, perché più il seme si sprofonda nel terreno, più alto e robusto sarà l'albero. Non date molta importanza alla vita presente, se non in ordine alla vita eterna. Ed è in questo senso che vi ho detto che chi ama la sua vita la perde. Chi è troppo preoccupato di ciò che passa non può desiderare i beni eterni.

Queste cose vi dico mentre ancora il Padre mio che sta nei Cieli vi ripete: «Questo è il mio Figlio diletto: ascoltatelo!».

Non mi stanco di parlare al cuore degli uomini. Parlo concedendo a molti miei figli quei carismi che devono servire solo a ravvivare la fede in mezzo agli uomini.

La cattiveria e la malvagità sovrabbondano ma più ancora in questo mondo sovrabbonda la grazia, poiché Dio vuole tutti salvi. Quando lo parlavo al popolo e la voce del Padre confermava la mia figliolanza divina, c'era chi diceva: «È stato un tuono, non la parola di Dio». Anche ora si fa così: si mette in dubbio e non . si crede. Ancora si nega perché la voce che risuona combatte il male. E chi si sente accusato preferisce non credere. Io suscito ed abbatto, incoraggio e spingo al bene e ai mezzi comuni unisco mezzi straordinari.

E pur vero che anche il Maligno, cercando di rovinare l'opera di Dio, suscita dei falsi profeti ed opera cose qualche volta straordinarie per creare confusione e seminare l'errore.

Ma voi potrete conoscere l'albero buono dai frutti. Se i frutti sono di carità e d'amore, se viene tolto l'odio e l'incomprensione, se l'obbedienza e la sottomissione alle autorità della Chiesa vi danno chiaro segno di umiltà, non abbiate timore: i carismi di cui ho arricchito in tutti i tempi i miei figli sono un mezzo per far conoscere più chiaramente la volontà di Dio. Sono voci che risuonano, sono scritti che volano, sono un invito al bene ed al meglio.

Ecco la vostra preparazione migliore alla festa della Mamma. Come Ella senza indugio all'invito dell'Angelo, ne ha accolto la parola e l'ha fatta diventare sua legge, così accogliete in voi questo prezioso seme. E non dite: «E il tuono che risuona», ma: «È l'amore che si comunica a noi per trasformarci».

Vi benedico, figli miei, e vi ricordo una cosa molto importante. A tutti i cristiani nella cresima, con i doni dello Spirito Santo, vengono dati doni di illuminazione e di grazia. Ad ognuno di voi l'impegno di fare molta attenzione perché questi doni portino i loro frutti per voi e per gli altri."

Gesù nostro Maestro

I pensieri, le riflessioni e le meditazioni, raccolti in questi libri, sono stati ispirati dalla Beata Vergine Maria, Madre di Gesù, a Carmela Negri Carabelli. Sono però rivolti a tutte quelle anime che, desiderose di amare il Signore, cercano di mettere in pratica i suoi insegnamenti e dí vivere una vita cristiana più perfetta. Gesù benedica queste pagine e chi le legge con desiderio di migliorarsi, concedendo l'aiuto della sua grazia. Per maggiori informazioni su questi magnifici insegnamenti e per qualsiasi necessità spirituale, o per partecipare e diffondere nel mondo, come Mamma Carmela, l'attività di preghiera, di apostolato, per far conoscere a tutti Gesù Misericordioso, rivolgersi al Centro di spiritualità:

"CENACOLO DELLA DIVINA MISERICORDIA",
Viale Lunigiana 30, 20125 Milano, Italia

Brani estratti dai messaggi ispirati da Gesù a Carmela Negri Carabelli con il permesso del CENACOLO DELLA DIVINA MISERICORDIA, Centro di spiritualità, Viale Lunigiana 30, 20125 Milano, Italia, al quale appartengono tutti i diritti.

Pro manoscritto. A norma del decreto della S. Congregazione della Fede (Atti della Sana Sede 58/1G del 29.12.1966) già approvato dal Papa Paolo N il 14.10.1966